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Echi d'Organo 2006 - Concerto del 18 Novembre - Brano 2

Data pubblicazione: 

18/11/2006
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Categoria: 

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1959

Titolo: Armonia (per organo e violino)
Autore: Andrea De Giorgi

Organo: Winjnand Van de Pol
Violino: Luca Venturi

Scarica tutti i brani del concerto in formato mp3

Gli esecutori

WIJNAND VAN DE POL
E’ nato in Alkmaar (NL) nel 1938. I suoi studi comprendono pianoforte, organo, clavicembalo, composizione e direzione. Dal 1957 vive in Italia dove si è diplomato in organo e composizione organistica al conservatorio di S.Cecilia a Roma nel 1962, sotto la guida di Fernando Germani. Ha seguito corsi di perfezionamento studiando con Helmuth Rilling, Alan Curtis, L.F. Tagliavini e André Marchal. E’ titolare della cattedra di organo presso il conservatorio di Perugia e, a Roma, organista e direttore del coro della chiesa Angelica Inglese ( dal 1960). Inoltre è ispettore onorario del Ministero per i Beni Culturali per la tutela ed il restauro degli organi dell’umbria. Ha dato concerti in tutti i paesi d’Europa, negli Satati Uniti e Canada. Svolge corsi estivi e “master-classes” ed è spesso invitato come membro della giuria in concorsi internazionali. E’ membro del comitato editoriale della rivista Arte Organaria e Organistica, edita dalla casa Carrara di Bergamo. Per la sua attività di direttore della musica ed organista nella chiesa Anglicana, la regina Elisabetta II, gli ha conferito il MBE (Membro Onorario dell’impero Britannico).

LUCA VENTURI
Si è diplomato in violino con il massimo dei voti e la lode presso il conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia, sotto la guida di Patrizio Scarponi, perfezionandosi poi presso l’Accademia musicale di Firenze, l’Accademia Chigiana a Siena, la Musik Akademie der Statd a Basilea. Ha vinto concorsi nazionali ed internazionali di musica da camera e svolge attività concertistica sia in veste di solista sia come componente di complessi cameristici nelle più importanti associazioni musicali italiane e all’estero (Lussemburgo, Svizzera, Giappone).

L'Organo

Organo a trasmissione meccanica, costruito da Adeodato Bossi-Urbani di Bergamo nel 1858. Lo strumento, collocato in cantoria in “cornu Evangelii” è racchiuso in elegante cassa lignea di pregevole fattura e posto in vano ricavato appositamente nel muro. Prospetto di n. 33 canne in stagno, formanti cinque cuspidi più due organetti morti (11 – 11) posti al di sopra di esse; bocche allineate a labbro superiore a mitria (seconda e quarta cuspide rialzate).
Due tastiere di n. 61 tasti (DO1 – DO6) in ebano (diatonici) e osso (cromatici). Pedaliera a leggio di n. 27 pedali (DO1 – RE3).
Estensione reale dei registri di pedale: DO1 – RE3.
Registri inseriti da manette ad incastro orizzontale disposte su doppia colonna a lato destro delle tastiere per il Grand’Organo e da pomoli disposti in unica fila a lato sinistro per l’Organo Eco.

La Chiesa

La trasformazione della Chiesa quattrocentesca iniziò nel 1623, su progetto di Paolo Micheli. Alla sua morte subentrò G.M. Bettera, al quale si deve la realizzazione della grande cupola ottagonale ultimata nel 1640. la chiesa fu consacrata nel 1654, ma i lavori di finitura proseguirono: vennero eretti 11 altari, ultimate le mostre in legno dei due organi, eseguita la decorazione pittorica, eretto il campanile a pianta esagonale, alto 77 metri. L’interno è ricco di opere di artisti provenienti da una vasta area italiana – tra cui S. Cantarini e P. Zimengoli – ed europea, attivi tra il XVII e XVIII sec. La basilica conserva opera di G. Cerruti, detto il Pitocchetto: i Profeti che si appoggiano agli archi e le grandi tele della natività e del transito della Vergine, nel presbiterio. Tra gli scultori si annoverano i Caniana, i Fantoni, i bresciani Carra, il tirolese Hillepront, i marmisti ticinesi Manni.

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webmaster il 19-01-2007 (ultima modifica: 07-06-2015)

Echi d'Organo 2006 - Concerto del 18 Novembre - Brano 1

Data pubblicazione: 

18/11/2006
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Categoria: 

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1904

Titolo: Grande marcia da Aida (trascrizione per organo di H. R. Shelley)
Autore: Giuseppe Verdi

Organo: Winjnand Van de Pol

Scarica tutti i brani del concerto in formato mp3

Gli esecutori

WIJNAND VAN DE POL
E’ nato in Alkmaar (NL) nel 1938. I suoi studi comprendono pianoforte, organo, clavicembalo, composizione e direzione. Dal 1957 vive in Italia dove si è diplomato in organo e composizione organistica al conservatorio di S.Cecilia a Roma nel 1962, sotto la guida di Fernando Germani. Ha seguito corsi di perfezionamento studiando con Helmuth Rilling, Alan Curtis, L.F. Tagliavini e André Marchal. E’ titolare della cattedra di organo presso il conservatorio di Perugia e, a Roma, organista e direttore del coro della chiesa Angelica Inglese ( dal 1960). Inoltre è ispettore onorario del Ministero per i Beni Culturali per la tutela ed il restauro degli organi dell’umbria. Ha dato concerti in tutti i paesi d’Europa, negli Satati Uniti e Canada. Svolge corsi estivi e “master-classes” ed è spesso invitato come membro della giuria in concorsi internazionali. E’ membro del comitato editoriale della rivista Arte Organaria e Organistica, edita dalla casa Carrara di Bergamo. Per la sua attività di direttore della musica ed organista nella chiesa Anglicana, la regina Elisabetta II, gli ha conferito il MBE (Membro Onorario dell’impero Britannico).

L'Organo

Organo a trasmissione meccanica, costruito da Adeodato Bossi-Urbani di Bergamo nel 1858. Lo strumento, collocato in cantoria in “cornu Evangelii” è racchiuso in elegante cassa lignea di pregevole fattura e posto in vano ricavato appositamente nel muro. Prospetto di n. 33 canne in stagno, formanti cinque cuspidi più due organetti morti (11 – 11) posti al di sopra di esse; bocche allineate a labbro superiore a mitria (seconda e quarta cuspide rialzate).
Due tastiere di n. 61 tasti (DO1 – DO6) in ebano (diatonici) e osso (cromatici). Pedaliera a leggio di n. 27 pedali (DO1 – RE3).
Estensione reale dei registri di pedale: DO1 – RE3.
Registri inseriti da manette ad incastro orizzontale disposte su doppia colonna a lato destro delle tastiere per il Grand’Organo e da pomoli disposti in unica fila a lato sinistro per l’Organo Eco.

La Chiesa

La trasformazione della Chiesa quattrocentesca iniziò nel 1623, su progetto di Paolo Micheli. Alla sua morte subentrò G.M. Bettera, al quale si deve la realizzazione della grande cupola ottagonale ultimata nel 1640. la chiesa fu consacrata nel 1654, ma i lavori di finitura proseguirono: vennero eretti 11 altari, ultimate le mostre in legno dei due organi, eseguita la decorazione pittorica, eretto il campanile a pianta esagonale, alto 77 metri. L’interno è ricco di opere di artisti provenienti da una vasta area italiana – tra cui S. Cantarini e P. Zimengoli – ed europea, attivi tra il XVII e XVIII sec. La basilica conserva opera di G. Cerruti, detto il Pitocchetto: i Profeti che si appoggiano agli archi e le grandi tele della natività e del transito della Vergine, nel presbiterio. Tra gli scultori si annoverano i Caniana, i Fantoni, i bresciani Carra, il tirolese Hillepront, i marmisti ticinesi Manni.

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webmaster il 19-01-2007 (ultima modifica: 07-06-2015)

Musical "Il Sogno di Giuseppe" - Prima parte

Data pubblicazione: 

13/05/2007
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3395

In occasione dell'inaugurazione del nuovo oratorio (12 Maggio 2007), ricostruito dopo il rovinoso incendio del 2000, i giovani e gli adolescenti hanno messo in scena questo bel musical scritto da Pietro Castellacci autore di tante altre opere di successo (basti citare, per tutti, "Forza venite gente").
Molte settimane di lavoro e di prove che hanno dato vita a un momento molto intenso e coinvolgente.
gandino.it ripropone la registrazione integrale del musical (oltre 1 ora e 40 minuti) nella ricorrenza del primo anniversario dell'inaugurazione.

LA STORIA

Ispirato ad uno dei più bei racconti dell'Antico Testamento - la storia di Giuseppe, figlio di Giacobbe e capostipite, insieme ai fratelli, delle dodici tribù d'Israele - IL SOGNO DI GIUSEPPE è la rappresentazione di una saga, quella della famiglia di Giacobbe, appunto, che, con le sue dinamiche di relazione, ripropone i temi fondamentali dell'amore, dell'odio e del perdono ed evidenzia problematiche sociali (fame, carestia, schiavitù, emigrazione) di particolare interesse ed attualità, oltre a rispondere al gusto di una nuova riscoperta culturale del mondo antico.

Uno spettacolo ben bilanciato, che porta lo spettatore a immedesimarsi in Giuseppe, a soffrire e a gioire con lui.

Primo tempo
Si narra di Giuseppe, figlio di Giacobbe, la cui dote più preziosa è quella di sognare e interpretare i sogni stessi. Dio ha dato lui questa abilità che cambierà le sorti della sua vita e della vita dei suoi fratelli. Sì, perché Giuseppe ha dieci fratelli che per viltà e invidia decideranno di venderlo ad una carovana di Israeliti, per portarlo via, lontano da loro e dal padre Giacobbe che lo ama più di tutti. Accordatisi, lo vendono e riportano al padre la veste insanguinata, facendogli credere che una bestia l'abbia sbranato. Nel frattempo Giuseppe giunge nella città egizia e viene acquistato a sua volta, da Putifarre, il più grande ministro del Faraone. Alla sua corte diventa capo dei maggiordomi, gli viene affidata la contabilità e la ristrutturazione dei giardini. Rispettato e amato Giuseppe ritrova la pace, ma a sconvolgere di nuovo la sua vita ci pensa una donna, Mut, la moglie di Putifarre, che invaghitasi del sognatore, gli chiede il suo amore. Respinta, lo accusa di oltraggio e per questo motivo Giuseppe viene messo in carcere. Nel carcere interpreta i sogni di chi è costretto a languire dietro le sbarre.
Il susseguirsi delle scene è accompagnato dal canto di Asenat, figlia del gran sacerdote di On, che narra le vicende del nostro protagonista del quale, pian piano si innamora.

Secondo tempo
Ma qualcosa sta per succedere ...
Il faraone è turbato da un sogno che lo fa soffrire e di cui non sa spiegare il significato. Qualcuno a code gli suggerisce di chiamare l'ebreo che sta in prigione. A Giuseppe, viene così chiesto di interpretare il sogno del faraone. Questo sogno è un messaggio di Dio che con chiarezza spiega cosa avverrà nei prossimi anni in Egitto: le sette vacche grasse viste dal faraone, indicano i sette anni di ricchezza, le sette vacche magre, i sette anni di povertà. Il faraone sconcertato, ma fiducioso dell'interpretazione dell'ebreo, lo elegge suo secondo e gli dona in sposa Asenat, fiore del Nilo, animo limpido. Gli anni che seguono sono prosperosi e durante tale periodo viene immagazzinato tutto il grano possibile, per preparare le riserve per i futuri sette anni di miseria. L'Egitto, grazie a Giuseppe non conoscerà fame, mode e disperazione. AI contrario in Israele la carestia attanaglia le popolazioni, per questo i fratelli di Giuseppe partono alla volta dell'Egitto per comprare cibo. Giunti alla corte del faraone chiedono di essere accolti e ascoltati. Durante l'incontro non riconoscono il fratello, che, ancora amareggiato per quanto ha subito, chiede loro di ritornare in Israele a prendere Beniamino, ultimo dei fratelli, da lui molto amato. Così fanno, ma una volta tornati Giuseppe tende loro una trappola, dalla quale però, nascerà la loro riappacificazione e il perdono come un fiore rifiorirà...

I PROTAGONISTI

Il sogno di Giuseppe
Commedia musicale in due tempi

Testi: Pietro Castellacci
Musiche: Giampiero Belardinelli

Protagonisti
- Marco Servalli (GIUSEPPE)
- Claudia Rinaldi (ASENAT)

Altri Interpreti
- Dario Salvatoni
- Francesco Rizzoni
- Alessandro Noris
- Aldo Bernardi
- Giampaolo Carrara
- Christian Bertocchi
- Nasser Kedhr
- Giovanni Nicoli
- Renato Picinali
- Luca Rebuffini
- Luca Zanardi
- Riccardo Calderoni
- Andrea Presti
- Alessandro Di Silvestro
- Roberta De Bernardi
- Chiara Rottigni
- Giulia Nodari
- Silvia Lazzaroni
- Manuela Loglio
- Rudelli Sara

Corpo di Ballo
- Sara Pezzoli
- Cristina Perdetti
- Monica Bevicchio
- Francesca Colombi
- Laura Presti
- Alessandra Onagro
- Marzia Morettini
- Sabrina
- Danila Castelli
- Sara Livio
- Roberta Cavilli
- Valentina Torri
- Lucia Castelli
- Anna Pizio
- Sara Bertocchi
- Marianna Bosio
- Simona Guerini
- Lia Aresi
- Francesca Canali
- Valentina Bedetti
- Claudia Pezzoli

Coro
- Mery Gipponi
- Nicoletta
- Marilena
- Federica
- Patrizia
- Silvia
- Elena
- Giusy
- M. Teresa
- Federica
- Diana Salvatoni
- Rosy
- Don Andrea
- Claudio Torri
- Alberto Torri
- Luca

Band Musicale
- Marco Presti
- Enrico Canali
- Matteo Brignoli
- Andrea Castelli
- Luca Servalli
- Francesco Caccia
- Francesco Moro
- Cristiano Nodari
- Lorenzo Ongaro
- Dario Castelli

Scenografi
- Francesco Parolini
- Marco Parolini

Costumiste
- Armida
- Ivana
- Giuliana Azzola
- Dolores
- Mariapia

Truccatrici e coordinatrici
- Simona Zambaiti
- Manuela Ongaro

Regia
- Samantha Caccia
- Erika Rudelli

LE CANZONI

Primo atto

- E la storia cominciò
- Nel respiro della notte
- Una grande famiglia
- Siamo figli di Giacobbe
- Questo vestito bellissimo
- Il sogno di Giuseppe
- Venduto
- La veste insanguinata
- Son Putifarre
- Carino
- Mi dispiace mia signora
- E sognerai
- Dentro c'è quella forza

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webmaster il 11-05-2008

Musical "Il Sogno di Giuseppe" - Seconda parte

Data pubblicazione: 

13/05/2007
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2384

Seconda parte del musical messo in scena il 13 Maggio 2007 in occasione dell'inaugurazione del nuovo oratorio.

LA STORIA

Ispirato ad uno dei più bei racconti dell'Antico Testamento - la storia di Giuseppe, figlio di Giacobbe e capostipite, insieme ai fratelli, delle dodici tribù d'Israele - IL SOGNO DI GIUSEPPE è la rappresentazione di una saga, quella della famiglia di Giacobbe, appunto, che, con le sue dinamiche di relazione, ripropone i temi fondamentali dell'amore, dell'odio e del perdono ed evidenzia problematiche sociali (fame, carestia, schiavitù, emigrazione) di particolare interesse ed attualità, oltre a rispondere al gusto di una nuova riscoperta culturale del mondo antico.

Uno spettacolo ben bilanciato, che porta lo spettatore a immedesimarsi in Giuseppe, a soffrire e a gioire con lui.

Primo tempo
Si narra di Giuseppe, figlio di Giacobbe, la cui dote più preziosa è quella di sognare e interpretare i sogni stessi. Dio ha dato lui questa abilità che cambierà le sorti della sua vita e della vita dei suoi fratelli. Sì, perché Giuseppe ha dieci fratelli che per viltà e invidia decideranno di venderlo ad una carovana di Israeliti, per portarlo via, lontano da loro e dal padre Giacobbe che lo ama più di tutti. Accordatisi, lo vendono e riportano al padre la veste insanguinata, facendogli credere che una bestia l'abbia sbranato. Nel frattempo Giuseppe giunge nella città egizia e viene acquistato a sua volta, da Putifarre, il più grande ministro del Faraone. Alla sua corte diventa capo dei maggiordomi, gli viene affidata la contabilità e la ristrutturazione dei giardini. Rispettato e amato Giuseppe ritrova la pace, ma a sconvolgere di nuovo la sua vita ci pensa una donna, Mut, la moglie di Putifarre, che invaghitasi del sognatore, gli chiede il suo amore. Respinta, lo accusa di oltraggio e per questo motivo Giuseppe viene messo in carcere. Nel carcere interpreta i sogni di chi è costretto a languire dietro le sbarre.
Il susseguirsi delle scene è accompagnato dal canto di Asenat, figlia del gran sacerdote di On, che narra le vicende del nostro protagonista del quale, pian piano si innamora.

Secondo tempo
Ma qualcosa sta per succedere ...
Il faraone è turbato da un sogno che lo fa soffrire e di cui non sa spiegare il significato. Qualcuno a code gli suggerisce di chiamare l'ebreo che sta in prigione. A Giuseppe, viene così chiesto di interpretare il sogno del faraone. Questo sogno è un messaggio di Dio che con chiarezza spiega cosa avverrà nei prossimi anni in Egitto: le sette vacche grasse viste dal faraone, indicano i sette anni di ricchezza, le sette vacche magre, i sette anni di povertà. Il faraone sconcertato, ma fiducioso dell'interpretazione dell'ebreo, lo elegge suo secondo e gli dona in sposa Asenat, fiore del Nilo, animo limpido. Gli anni che seguono sono prosperosi e durante tale periodo viene immagazzinato tutto il grano possibile, per preparare le riserve per i futuri sette anni di miseria. L'Egitto, grazie a Giuseppe non conoscerà fame, mode e disperazione. AI contrario in Israele la carestia attanaglia le popolazioni, per questo i fratelli di Giuseppe partono alla volta dell'Egitto per comprare cibo. Giunti alla corte del faraone chiedono di essere accolti e ascoltati. Durante l'incontro non riconoscono il fratello, che, ancora amareggiato per quanto ha subito, chiede loro di ritornare in Israele a prendere Beniamino, ultimo dei fratelli, da lui molto amato. Così fanno, ma una volta tornati Giuseppe tende loro una trappola, dalla quale però, nascerà la loro riappacificazione e il perdono come un fiore rifiorirà...

I PROTAGONISTI

Il sogno di Giuseppe
Commedia musicale in due tempi

Testi: Pietro Castellacci
Musiche: Giampiero Belardinelli

Protagonisti
- Marco Servalli (GIUSEPPE)
- Claudia Rinaldi (ASENAT)

Altri Interpreti
- Dario Salvatoni
- Francesco Rizzoni
- Alessandro Noris
- Aldo Bernardi
- Giampaolo Carrara
- Christian Bertocchi
- Nasser Kedhr
- Giovanni Nicoli
- Renato Picinali
- Luca Rebuffini
- Luca Zanardi
- Riccardo Calderoni
- Andrea Presti
- Alessandro Di Silvestro
- Roberta De Bernardi
- Chiara Rottigni
- Giulia Nodari
- Silvia Lazzaroni
- Manuela Loglio
- Rudelli Sara

Corpo di Ballo
- Sara Pezzoli
- Cristina Perdetti
- Monica Bevicchio
- Francesca Colombi
- Laura Presti
- Alessandra Onagro
- Marzia Morettini
- Sabrina
- Danila Castelli
- Sara Livio
- Roberta Cavilli
- Valentina Torri
- Lucia Castelli
- Anna Pizio
- Sara Bertocchi
- Marianna Bosio
- Simona Guerini
- Lia Aresi
- Francesca Canali
- Valentina Bedetti
- Claudia Pezzoli

Coro
- Mery Gipponi
- Nicoletta
- Marilena
- Federica
- Patrizia
- Silvia
- Elena
- Giusy
- M. Teresa
- Federica
- Diana Salvatoni
- Rosy
- Don Andrea
- Claudio Torri
- Alberto Torri
- Luca

Band Musicale
- Marco Presti
- Enrico Canali
- Matteo Brignoli
- Andrea Castelli
- Luca Servalli
- Francesco Caccia
- Francesco Moro
- Cristiano Nodari
- Lorenzo Ongaro
- Dario Castelli

Scenografi
- Francesco Parolini
- Marco Parolini

Costumiste
- Armida
- Ivana
- Giuliana Azzola
- Dolores
- Mariapia

Truccatrici e coordinatrici
- Simona Zambaiti
- Manuela Ongaro

Regia
- Samantha Caccia
- Erika Rudelli

LE CANZONI

Secondo atto

- Notte terribile
- Sette vacche grasse
- È tutta un sogno la vita mia
- Carestia
- Nel nostro passato
- E allora io perdonerò
- Un padre per me

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webmaster il 11-05-2008 (ultima modifica: 22-12-2015)

In Secula 2007 - Il matrimonio di Giulia Giovannelli

Data pubblicazione: 

30/06/2007
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2060

La rievocazione storica del matrimonio, tenutosi a Gandino nella seconda metà del '500, tra Giulia Giovannelli (appartenente al più importante e ricco casato della Gandino cinquecentesca) e Nicola Castelli.

Una sfilata in costume lungo le vie del centro storico con centinaia di figuranti, cavalieri e carrozze, saltimbanchi e mangiafuoco.

La cura della coreografia e dei costumi è supportata, come nelle passate edizioni, da un'attenta ricerca storica tra le fonti d'archivio.

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webmaster il 12-10-2007 (ultima modifica: 16-04-2018)

Echi d'Organo 2007 - Concerto del 20 Ottobre

Data pubblicazione: 

20/10/2007
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2047

Titolo: Russisches Zigeunerlied Op.462 No2
Autore: Wilhelm Popp (1828-1902)

Organo: Nicola Ruggeri
Flauto: Sara Nocenti

Scarica tutti i brani del concerto in formato mp3

Gli esecutori

NICOLA RUGGERI
Nato nel 1972, inizia lo studio dell’organo presso la sede staccata di Clusone della Scuola Musicale “S. Cecilia” di Bergamo sotto la guida del M° Giuliano Todeschini. Successivamente si iscrive all’Istituto Musicale “G. Donizetti” di Bergamo dove, nel 1997, si diploma brillantemente in organo e composizione organistica sotto la guida del M° Giovanni Walter Zaramella, proseguendo con quest’ ultimo lo studio della composizione. Nel 1998 segue un corso di pedagogia musicale tenuto dalla psicologa Rita Gay.
Svolge attività concertistica come solista e collabora in qualità di accompagnatore con gruppi corali, strumentali e cameristici. Ha partecipato alla rassegna “L’organo della Basilica”, presso la Basilica di S. Maria Maggiore in Bergamo, alla XVI e XXII rassegna organistica su organi storici della Bergamasca, alla II edizione dei “Vespri d’organo” presso la Cattedrale di Bergamo e all’inaugurazione del restauro dell’organo Serassi 1861 di Songavazzo. Dal 1986 è organista titolare della Chiesa Arcipresbiterale Plebana “S. Giovanni Battista” di Casnigo.

SARA NOCENTI
Nata nel 1977, affianca agli studi liceali quelli musicali, diplomandosi brillantemente nel 1998 in flauto traverso con la Prof.ssa Annamaria Morini presso il Conservatorio “L. Campiani” di Mantova. Ha seguito corsi annuali di perfezionamento alla Civica Scuola di Musica “ C. Monteverdi” di Cremona sotto la guida della Prof.ssa Morini, docente presso il Conservatorio di Bologna e con il M° Bruno Cavallo solista del Teatro alla Scala di Milano presso l’Accademia “A. Rolla” di Pavia. Si è esibita con l’Orchestra “La Camerata” di Cremona e collabora con gruppi corali e cameristici. Si è laureata in Musicologia nel 2002 con 110/110 e lode presso l’Università degli Studi di Pavia con una tesi dal titolo “Casse d’organo bergamasche nei secoli XVII e XVIII. L’apporto dei Fantoni e dei Caniana” svolgendo un successivo stage di approfondimento presso la Fondazione Fantoni di Rovetta . Nel 1998 le è stata conferita la medaglia d’oro per meriti di studio dall’Amministrazione Comunale di Colzate, suo paese natale. E’ stata assegnataria di varie borse di studio, fra cui quelle del Centro di Musicologia “W. Stauffer” di Cremona e dell’ ISU dell’Università degli Studi di Pavia. Nel 2004 ha fatto parte di una mostra dal titolo “Arte bergamasca: tre itinerari di ricerca tra ‘600 e ‘700” presso la galleria dell’Associazione Culturale “Pro Vertova”.

L'organo

Organo a trasmissione meccanica, costruito dai Fratelli Serassi di Bergamo nel 1833 - nr d’opera 495 (II). Lo strumento, collocato in cantoria in fondo alla navata in “cornu Evangelii” è racchiuso in cassa lignea di elegante fattura.
Prospetto di n. 25 canne in stagno, monocuspide; bocche allineate a labbro superiore a mitria.
Tastiera di n. 50 tasti (DO1 – FA5) prima ottava scavezza; copertura tasti: in osso (diatonici) legno di noce/ebano (cromatici).
Pedaliera a leggio di n. 18 pedali; l’ultimo aziona il rollante ed il penultimo la terza mano.
Registri inseriti da manette ad incastro orizzontale disposte su unica colonna a lato destro della tastiera.
Pedaloni: combinazione libera alla Lombarda Ripieno

La Chiesa

La Chiesa di Santa Croce e San Alessandro è l’edificio sacro esistente più antico di Gandino: eretto a partire dal 1436, fu consacrato nel 1446, annesso all’oratorio dei Disciplini (ancora visibile e restaurato nel 1925), la cui confraternita è documentata dal 1343. Venne abbellito nel corso dei secoli XVII e XVIII con opere di Zimengoli, Storer e Fantoni. L’interno, a navata unica, converge verso lo splendido altare ligneo della Beata Vergine del Carmelo: l’omonima confraternita si affiliò alla chiesa già nel 1624. L’oratorio (locale posto al di sopra del porticato) era riservato alla preghiera giornaliera dei confratelli del Carmine. La notevole disponibilità economica della confraternita ha contribuito in maniera significativa all’abbellimento dell’edificio sacro, che vanta opere e suppellettili degne di una chiesa parrocchiale. Sono molti i rimandi alla devozione della Santa Croce, alla Vergine del Carmelo, a San Alessandro, patrono della diocesi di Bergamo.

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webmaster il 23-10-2007 (ultima modifica: 07-06-2015)

Echi d'Organo 2007 - Concerto del 3 Novembre

Data pubblicazione: 

03/11/2007
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1832

Titolo: Quam pulchrae sunt
Autore: Gasparo Pietragrua (sec. XVII)

Organo: Luigi Panzeri
Soprano: Donatella Bassani, Stefania Gruber

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Gli esecutori

L’Ensemble Sacri Concenti, formato da voci soliste e organo o strumenti costituisce un’espressione particolare del Coro da Camera Cappella Mauriziana di Milano. Sorto con l’intento di dedicarsi allo studio e all’interpretazione del repertorio polifonico vocale sacro e profano, rinascimentale e barocco, recupera l’antica prassi del “cantar nell’Organo”. Tale prassi prevedeva che alcuni scelti cantori fossero collocati sulla cantoria dell’organo, e interpretassero, ciascuno, una parte dell’ordito polifonico; spesso, ad essi erano affidate, in epoca seicentesca, le parti solistiche o i passaggi più virtuositici delle ampie composizioni nello stile “sinfonico” inaugurato dalla Nuova Prattica.

L'organo

Organo a trasmissione meccanica, costruito dai Bossi di Bergamo nel 1836. Lo strumento, collocato in cantoria a metà della navata in “cornu Evangelii” è racchiuso in cassa lignea di elegante fattura.
Prospetto di n. 19 canne in stagno, formanti tre cuspidi (7 - 5 - 7); bocche allineate a labbro superiore a mitria.
Tastiera di n. 50 tasti (DO1 – FA5) prima ottava scavezza; copertura tasti: in osso (diatonici) legno di noce/ebano (cromatici).
Pedaliera a leggio di n. 19 pedali; l’ultimo aziona il rollante ed il penultimo la terza mano.
Registri inseriti da manette ad incastro orizzontale disposte su doppia colonna a lato destro della tastiera.
Divisione tra Bassi e Soprani: DO#2 RE3.
Pedaloni: combinazione libera alla Lombarda e Ripieno.

La Chiesa

Costruita dall’omonima confraternita nel 1521, la Chiesa di San Giuseppe venne ampliata e abbellita nei secoli XVII, XVIII e XIX. Annesso alla chiesa vi era il collegio Giovanelli retto dalle suore terziarie. L’ancona dell’altare maggiore fu realizzata dai marmisti Manni, nella nicchia è esposto il gruppo statuario della Crocifissione. Nella chiesa si perpetua il culto di S. Francesco da Paola. Vi è conservato un raro Compianto sul Cristo morto, in terracotta policroma del XV secolo. Numerose tele di autore ignoto, databili tra il XVII e il XVIII secolo ornano le pareti, secondo il modello delle grandi quadrerie venete.

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webmaster il 04-11-2007 (ultima modifica: 07-06-2015)

Echi d'Organo 2007 - Concerto del 17 Novembre

Data pubblicazione: 

17/11/2007
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1817

Titolo: Canzona per organo e orchestra a fiato (Primo movimento)
Autore: Kees Schoonenbek

Organo: Maurizio Manara
Orchestra: Filarmonica Mousikè

Scarica tutti i brani del concerto in formato mp3

Gli esecutori

Orchestra di fiati e percussioni "Filarmonica Mousiké"
L'orchestra è nata nel 1991 come espressione culturale e musicale del territorio della media Valle Seriana, grazie al sostegno della Banda Cittadina di Gazzaniga e alla presenza della scuola intercomunale di musica Mousiké. Dal 2003 ha uno statuto proprio ed una ragione sociale autonoma. Sotto la guida di più maestri alternatisi alla direzione (Mario Maffeis, Savino Acquaviva, Lanfranco Martinelli, Carlo Pirola, Andrea Franceschelli, Hardy Mertens, Marco Bazzoli) la Filarmonica Mousiké ha acquisito una propria maturità interpretativa, arricchendo sempre più il repertorio ed effettuando tournée in Sicilia, Trentino Alto Adige, Francia, Umbria, Toscana (con la partecipazione al Cantiere Internazionale di Montepulciano), Germania, e imponendosi in concorsi nazionali e internazionali quali: "Banda dell'anno" 1992 a Pesaro, primo premio nel concorso internazionale a Valencia (Spagna) nel 1993, primo premio nel concorso internazionale a Riva del Garda nel 1993, primo gruppo di merito al concorso mondiale di Kerkrade (Olanda) nel 1997, primo premio assoluto al concorso internazionale di Riva del Garda nel 2001, primo gruppo di merito al concorso mondiale di Kerkrade (Olanda) nel 2001.
La Filarmonica presenta spesso, nella sua attività concertistica, partiture originali e in prima esecuzione a lei dedicate dagli autori. Incide per le case discografiche Vidale, Eufonia, Tirreno, Wicky. L'attuale organico dell'orchestra comprende una sessantina di strumentisti, provenienti da diverse aree della Bergamasca (principalmente dalla media Valle Seriana).

Maurizio Manara
Avviati gli studi musicali nella sua città natale, s'è formato alla Civica Scuola di Musica di Milano (conseguendo il diploma di Organo e Composizione organistica) e successivamente presso il Conservatorio "G. Verdi" della stessa città dove ha frequentato, diplomandosi brillantemente, la classe di clavicembalo di Emilia Ladini. Particolarmente distintosi e vincitore in concorsi organistici nazionali ed internazionali, partecipa in qualità d'interprete a festivals e rassegne concertistiche in Italia ed all'estero come organista, clavicembalista e collaboratore al basso continuo in importanti e prestigiosi ensemble vocali e strumentali. Presidente dell'Associazione Musica Antiqua, attraverso la quale ha organizzato rassegne concertistiche, intrapreso studi e ricerche musicologiche, attivato corsi di formazione al Centro Corale, ha altresì fondato il Gruppo strumentale Florilegium. Organista titolare dello storico organo Fratelli Serassi (1848) della chiesa di S.Spirito in Bergamo e studioso di organaria, è stato consulente, per la parte organologica, della Rassegna Organistica sugli organi storici della bergamasca a cura dell'Assessorato allo Spettacolo della Provincia di Bergamo. Direttore artistico del Festival internazionale di Musica Antica è stato docente al Corso di formazione in direzione di Coro di Aosta, docente ai Corsi biennali di formazione Canto Corale e alla direzione di Coro di Vimercate (MI), docente ai Corsi dí perfezionamento per direttori di coro "R. Goitre" ad Avella (AV), docente e direttore Artistico del Civico Istituto Musicale "Giuseppe Zelioli" di Lecco, e direttore dell'Istituto Superiore di Studi Musicali, Istituzione di Arte e Cultura "G. Donizetti" di Bergamo.

L'organo

Organo Bossi – Urbani del 1858

Organo a trasmissione meccanica, costruito da Adeodato Bossi-Urbani di Bergamo nel 1858. Lo strumento, collocato in cantoria in “cornu Evangelii” è racchiuso in elegante cassa lignea di pregevole fattura e posto in vano ricavato appositamente nel muro. Prospetto di n. 33 canne in stagno, formanti cinque cuspidi più due organetti morti (11–11) posti al di sopra di esse; bocche allineate a labbro superiore a mitria (seconda e quarta cuspide rialzate). Due tastiere di n. 61 tasti (DO1–DO6) in ebano (diatonici) e osso (cromatici). Pedaliera a leggio di n. 27 pedali (DO1–RE3). Estensione reale dei registri di pedale: DO1 – RE3. Registri inseriti da manette ad incastro orizzontale disposte su doppia colonna a lato destro delle tastiere per il Grand’Organo e da pomoli disposti in unica fila a lato sinistro per l’Organo Eco.

La Chiesa

Basilica di Santa Maria Assunta

La trasformazione della Chiesa quattrocentesca iniziò nel 1623, su progetto di Paolo Micheli. Alla sua morte subentrò G.M. Bettera, al quale si deve la realizzazione della grande cupola ottagonale ultimata nel 1640. La chiesa fu consacrata nel 1654, ma i lavori di finitura proseguirono: vennero eretti 11 altari, ultimate le mostre in legno dei due organi, eseguita la decorazione pittorica, eretto il campanile a pianta esagonale, alto 77 metri.
L’interno è ricco di opere di artisti provenienti da una vasta area italiana – tra cui S. Cantarini e P. Zimengoli – ed europea, attivi tra il XVII e XVIII sec. La basilica conserva opera di G. Cerruti, detto il Pitocchetto.
Tra gli scultori si annoverano i Caniana, i Fantoni, i bresciani Carra, il tirolese Hillepront, i marmisti ticinesi Manni.

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webmaster il 19-11-2007 (ultima modifica: 07-06-2015)

La consegna delle borse di studio agli studenti meritevoli

Data pubblicazione: 

19/01/2008
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1896

Sabato 19 Gennaio 2008 sono state consegnate, nel Salone della Valle, le borse di studio assegnate dal Comune di Gandino agli studenti meritevoli della scuola secondaria inferiore (scuole medie) e secondaria superiore (compresi i neo diplomati).

I Premiati

Per le medie sono stati premiati Paolo Servalli, Sabrina Pedrocchi e Andrea Bosio.

Per la scuola secondaria superiore hanno ricevuto l’assegno di studio Alessandro Noris, Dario Palamini, Cristina Picinali, Luciano Gualdi, Cristina Pedretti, Dario Castelli, Luca Bassi, Francesca Colombi, Stefania Bertasa, Luca Ongaro, Alessia Zenoni, Sara Pezzoli, Elena Gamba, Massimiliano Longhi, Claudia Servalli.

I neo diplomati che hanno ricevuto il premio sono invece Matteo Bertocchi, Tiziana SPampatti, Alessio Nodari e Giuditta Belometti.

A presiedere la cerimonia di consegna (assente il sindaco influenzato) è stato l’Assessore all’Istruzione Filippo Servalli, che ha sottolineato la necessità di trovare occasioni di aggregazione costruttiva per i giovani, individuando nella Biblioteca Civica il fulcro di nuovi progetti d’informazione e collegamento ormai pronti a partire.

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webmaster il 20-01-2008 (ultima modifica: 16-04-2018)

Musica e Balli, Marocco in Piazza

Data pubblicazione: 

11/07/2008
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1826

Suoni e immagini della serata organizzata dalla Consulta degli stranieri del Comune che porta in piazza il gruppo «Le stelle del folclore»: una formazione di sette elementi originaria della città di Marrakesh.

«È il nostro grazie alla comunità gandinese – conferma il presidente della Consulta, Abdelaziz Zraiba – al Comune, alla parrocchia, alla Caritas e alle scuole, che in tanti modi mostrano accoglienza e volontà di integrazione».

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webmaster il 12-07-2008 (ultima modifica: 16-04-2018)

I giorni del Melgotto

Data pubblicazione: 

12/10/2008
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1750

Scartocciatura in piazza del melgotto di Gandino, dalla pannocchia alla polenta.

Immagini e voci di Sabato 11 ottobre 2008 nell'ambito della manifestazione "I giorni del Melgotto", iniziative per la promozione del mais “spinato di Gandino”.

Video esclusivo di gandino.it.

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webmaster il 12-10-2008 (ultima modifica: 16-04-2018)

Backstage collegamenti da "Mezzogiorno in famiglia"

Data pubblicazione: 

16/10/2008
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1877

Le immagini che non avete visto in Televisione per la partecipazione di Gandino al programma di RAI DUE "Mezzogiorno in famiglia" andato in onda sabato 18 Ottobre 2008.

Sotto la guida della regista Patrizia Colaci e con la conduzione di Roberta Gangeri tutti hanno fatto del loro meglio!

Video esclusivo di gandino.it

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webmaster il 18-10-2008 (ultima modifica: 16-04-2018)

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