Numerosi i fedeli della Valle Gandino che hanno partecipato venerdì al solenne pontificale presieduto dal vescovo Roberto Amadei e concelebrato dai sacerdoti del vicariato.
La celebrazione rientrava nell'ambito del programma predisposto dalla parrocchia di Santa Maria Assunta in occasione della prima ostensione pubblica del saio reliquia di San Padre Pio da Pietrelcina, donato alla parrocchia da una famiglia che lo ricevette nel 1941, che in questa settimana ha portato a Gandino centinaia di devoti provenienti da tutta la Lombardia e non solo.
Nell'omelia il vescovo ha sottolineato «il legame forte di Padre Pio con il Cristo Crocifisso, sostenuto da una fede esemplare che è sempre andata al di là del tempo e delle situazioni, che ha tenuto l'amore per Dio quale punto fermo e irrinunciabile del cammino». Il vescovo Amadei ha sottolineato che «la fede è amore gratuito, perché senza gratuità non c'è amore. Una prospettiva che deve guidare ogni iniziativa nelle nostre parrocchie, una luce attorno alla quale far crescere le attività pastorali».
Con queste premesse forti, il vescovo ha introdotto anche i temi centrali del nuovo anno pastorale, illustrati nella recente assemblea diocesana e caratterizzati dalla frase del Vangelo di Giovanni: «Fate quello che vi dirà», legata alle nozze di Canan e al relativo quadro dell'artista Arcabas, che campeggiava anche all'ingresso della basilica di Gandino.
Al termine della Messa, il vescovo ha consegnato una copia del calendario pastorale 2008-2009 ai delegati del Consiglio pastorale vicariale delle parrocchie di Gandino, Leffe, Peia, Cazzano Sant'Andrea, Casnigo, Cirano e Barzizza.
Le celebrazioni in onore di San Padre Pio sono proseguite anche ieri, in particolare con la Messa vespertina, celebrata da padre Luigi Caserini, responsabile diocesano dei Gruppi di preghiera dedicati al santo di Pietrelcina.
Oggi le celebrazioni conclusive, che coincideranno con la Giornata della comunione ecclesiale, avvio a Gandino al nuovo anno pastorale, con momenti di incontro e preghiera e un finale festoso in oratorio. Al termine della Messa delle 18 la teca contenente il saio reliquia verrà trasferita in sacrestia, dove sarà disponibile per la visita e la venerazione da parte di gruppi prenotati (telefonando allo 035.745425, oppure attraverso il sito www.gandino.it).
«Da parte mia e di tutta la comunità - ha affermato il prevosto monsignor Emilio Zanoli - viva riconoscenza alla famiglia gandinese che ha donato il saio alla parrocchia. Il grande afflusso di questi giorni conferma l'affetto dei fedeli per San Padre Pio, a cui possiamo rivolgerci per molte richieste, ma la mia speranza è che tutti, gandinesi e non, ci rivolgiamo a lui per chiedere prima di tutto “il miracolo” della conversione del cuore e del risveglio di un'autentica “spiritualità”».
Saio di San Padre Pio, folla di fedeli all'ostensione
04-10-2008