Cereali, esperti da tutta Europa. Il «caso Spinato» sotto la lente

Pubblicato da: 

|

Data pubblicazione: 

01/05/2016
|

Letture: 

4052
I ricercatori europei dei cereali durante la visita in Val Gandino

Hanno vissuto 4 giornate intense tra scienza e territorio gli esperti europei del futuro nel campo della cerealicoltura. Si sono infatti chiusi venerdì scorso al Centro Congressi i lavori del quindicesimo «EYCSTW», acronimo inglese dello Workshop dei Giovani Ricercatori Europei in Scienze e Tecnologie dei Cereali.
Un incontro annuale che, a rotazione, tocca le varie nazioni europee e che quest’anno il Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, Nutrizione e Ambiente dell’Università di Milano (il più grande e longevo in Italia) ha organizzato a Bergamo. I lavori, cui ha collaborato la rete di Cereals & Europe, hanno permesso di scambiare i risultati delle ricerche emergenti e di incontrare esperti del settore provenienti dal mondo accademico e industriale.
Oltre che dall’Italia i delegati sono arrivati da Francia, Germania, Regno Unito, Belgio, Irlanda, Finlandia, Polonia, Ungheria, Spagna, Austria, Olanda e Danimarca. Grazie a progetti di studio internazionali c’erano inoltre ricercatori arrivati da Cina, Pakistan, Iran e Turchia. L’uscita «sul campo» è stata principalmente dedicata all’eccellenza del Mais Spinato di Gandino. Guidati dal docente Francesco Bonomi, i delegati hanno incontrato gli esponenti della Comunità del Mais Spinato guidati dal presidente Filippo Servalli, visitando i luoghi di coltivazione e, trasformazione. A Leffe sono stati accolti nella sede dell’azienda agricola di Adriano Galizzi, dove è in funzione dal 2105 il primo impianto lombardo per la produzione di gallette a chicco intero. A Gandino è toccato invece al mulino a pietra di Cs Agricoltura, dove il titolare Clemente Savoldelli ha mostrato le modalità artigianali di selezione e affinamento.
Dopo la visita all’area monumentale gandinese è toccato alla degustazione dei prodotti di filiera nelle sale del Caffè Centrale di Gandino. Emanuel Caleca ed il suo staff hanno proposto un menu interamente a base di Spinato, con punte di particolare apprezzamento per Spinata, Birra Scarlatta e gelato Melgotto. La serata si è chiusa con la relazione di Camilla Facheris, che ha illustrato il progetto «PEF – Product Environmental Footprint» di Regione Lombardia e IEFE (Istituto Economia e Politica dell’Energia e Ambiente) della Bocconi, legato alla valutazione ambientale per i prodotti alimentari.
In chiusura Angelo Savoldelli, responsabile didattica della Comunità del Mais Spinato, ha presentato la tecnica di coltivazione biointensiva, proposta in Bergamasca lo scorso anno con il primo corso europeo.

Autore: 

Giambattista Gherardi

Tags: 

|

Autore: 

webmaster
|