Le attività nel passato

La filodrammatica «Ars et virtus»

 Nei primi decenni della sua esistenza l'oratorio è stato culla e sede di innumerevoli attività, non solo di carattere strettamente spirituale (di gran lunga la più importante, fu la serie di Esercizi e Ritiri per i ragazzi e per i giovani), ma legate a diversi aspetti della vita sociale e culturale del paese. Quì ne diamo un breve resoconto.

Sede del Civico Corpo Musicale e della Schola Cantorum

Il Corpo Musicale vi nacque e visse per molti anni, in alcuni casi, diretto dallo stesso sacerdote dell'Oratorio. La Schola Cantorum della Basilica, prima di raccogliersi nei locali adia­ centi, il Museo ebbe la sua sede ancora all'Oratorio, il cui direttore fu istruttore dei ragazzi e talora, nel caso di don Siboldi, anche maestro.

La biblioteca e la tipografia

In tempi in cui i libri costavano delle piccole fortune l'Oratorio costitui e ospitò una biblioteca ricca di volumi per ragazzi, giovani ed adulti di vario genere, ma sempre indirizzati alla formazione umana e cristiana delle persone. Tale attività si protrasse per molti anni e fino a circa il 1980 l'Oratorio ebbe sempre la sua "biblioteca interna".

Nè si può dimenticare l'azione svolta dalla tipografia a servizio della Parrocchia, specialmente con la stampa de «La Val Gandino». In modo particolare nei primi decenni del novecento, quando le tipografie erano poche, fu fortuna assai preziosa avere la possibilità di servirsi di questo mezzo per la diffusione del pensiero cattolico.

La cooperativa edile, le società di mutuo soccorso, la Cassa rurale

In campo sociale l'Oratorio ebbe il merito di prestare l'ambiente e gli uo­ mini per le nuove attività in favore dei lavoratori. In risposta alle encicliche di Leone XIII, sorsero istituzioni cattoliche tendenti a proteggere e migliorare la situazione degli operai. La Cooperativa edile, le Società mutuo soccorso maschile e femminile, la Cassa rurale vissero e si svilupparono rigogliosamente all' Oratorio, fino a che non furono assorbite da istituzioni statali perseguenti i medesimi fini.

Lo sport

Trascurare l'elemento sportivo sarebbe ignorare uno degli aspetti più caratteristici della vita dell'Oratorio. Esso è la casa della gioventù e perciò ha bisogno di divertimento e di sport. Nell'ampio cortile i ragazzi passano la maggior parte del tempo riservato allo svago. Il gioco preferito è sempre quello del pallone. La domenica, le partite si succedono continuamente fino a sera; nei giorni feriali, in un'unica interminabile partita, diecine di giocatori si danno battaglia in divertente confusione. Di tanto in tanto spunta un papà od una mamma venuti a prelevare il figlio, la cui partenza viene dai compagni salutata con gioia, consentendo un alleggerimento della pressione in campo. Ogni anno per dare valore sportivo al gioco del calcio, l'Oratorio organizza alcuni tornei cui partecipano anche squadre dei paesi vicini, ma soprattutto quelle dei quartieri di Gandino, rinnovando tradizionali ed innocue rivalità rionali. Dall'Oratorio sono usciti i giocatori, che, nel corso degli anni, hanno costituito la « U. S. Gandinese ».

Non si deve dimenticare uno sport che anni fa riscosse simpatie innumerevoli e preparo molti atleti: la ginnastica. Ebbe la sua sede ufficiale nell'ampio salone, trasformato in palestra, situato dietro il palcoscenico del teatro. «La Gandino», così era chiamata la società, prosperò per vari anni e si affermò anche in campo provinciale. 

La Filodrammatica

Appena approntato il teatro, non essendovi compagnie locali, ci si dovette accontentare di invitare filodrammatiche di Bergamo, quali quelle dirette dai sigg. Perico, Frigerio, Quadri, di Alzano e di Ponte S. Pietro. I buoni spettacoli dati attirarono gente da ogni parte della Val Gandino e specialmente svilupparono l'antica passione dei locali. Anche la compagnia che recitava solitamente al Teatro Sociale, sotto la direzione del sig. Giuseppe Alberti, si esibì parecchie volte all'Oratorio. Nel frattempo nacque la prima formazione gandirese oratoriana denominata «Ars et virtus», diretta dal sig. Luigi Bombardieri e composta dai sigg. Andreoletti Carlo, Ferrari Ferdinando, Sales Evaristo, Colombi Giuseppe, Torri Antonio, Cerutti Pietro, Della Torre Gelmo, Rottigni Antonio, Rottigni Paolo, Rota Francesco, Ongaro Giovanni ed Antonio, Fioritti Vittorio.

Nel 1918 sorse una seconda compagnia, quella dei giovani, colla denominazione « Excelsio », composta dai signori Bonazzi Pietro, Rottigni Siro, Rudelli Mario, Bertocchi Francesco, Rota Silvestro, Savoldelli Santo, Salvatoni Giacomo, Radici Luigi, Rottigni An­ drea, Rottigni Bartolo, Rudelli Felice, diretti dal sig. Rottigni Antonio.

E finalmente nel 1923 si costituì la filodrammatica «Aurora» con i signori Castelli Angelo, Rottigni Pietro, Moretti Giuseppe, Bosio Pio, Mazzoleni Alessio, Bombardieri Francesco, Bombardieri Igino, Canali Francesco.

Con tanta passione per il teatro non potevano mancare le affermazioni.

L'«Ars et Virtus» cominciò col guadagnarsi il primo premio con medaglia d'oro al Concorso di Alzano, proseguì col terzo premio al Concorso Nazionale di Como, cui partecipavano formazioni di grandi città come Milano, Roma, Torino, Firenze, e infine si aggiudicò il secondo premio al Concorso Provinciale di Romano Lombardo. 

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Ultima modifica: 

21-04-2015