Alle origini della Pastorèla con l’omaggio a «Manòt»

Barzizza: stasera in chiesa il concerto dedicato a Quirino Picinali
Sarà esposto anche un raro baghèt che lui stesso aveva costruito

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05/01/2014
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Quirino Picinali

Un tuffo nella tradizione, nel ricordo di un protagonista della storia locale di Gandino. È in programma stasera alle 20,30, nella chiesa parrocchiale di San Nicola a Barzizza il concerto dell’Epifania dedicato a Quirino Picinali (per tutti «Manòt») morto nel 1962. La famiglia di Picinali, nata nel 1880, aveva rapporti di amicizia con Andrea De Giorgi, il compositore gandinese che lavorò al fianco di Giuseppe Verdi. A fine ‘800 De Giorgi compose per Quirino, ancora ragazzo, una pastorale che Picinali eseguiva alla chitarra la notte di Natale insieme all’amico Carlo Ongaro al mandolino.
Fu il primo nucleo della «Pastorèla», il gruppo di suonatori che da oltre un secolo anima la notte natalizia di Gandino con chitarre, mandolini, flauti, contrabbasso e «campanine» (lo xilofono con barrette in ottone e cassa armonica in legno di noce). Quirino Picinali fu anche valente campanaro e suonatore di baghèt, la tipica cornamusa bergamasca. «Verrà esposto – spiega Pietro Carisio, fra i protagonisti del concerto – un baghèt appartenuto a Picinali. Quirino lo aveva costruito, almeno in parte, quando aveva 15 anni, aiutato dal fratello Domenico più anziano di trent’anni, ricordato come abile intagliatore, che possedeva anche un tornio a pedale».
Il baghèt, conservato nel municipio di Gandino per volere degli eredi di Quirino Picinali, è stato restaurato negli ultimi anni da Valter Biella, studioso di riferimento per la cornamusa bergamasca. In Val Gandino (soprattutto a Casnigo, patria del baghèt), Biella ha raccolto una decina di strumenti originali, unici in tutto il Nord Italia. Si rifanno a un patrimonio che in Bergamasca era documentato già dal 1300. Lo strumento di «Manòt» è completo in tutte le sue parti, compresa la «baga», che veniva ricavata da pelle di pecora.
Realizzato in legno di bosso, è montato su un pannello nell’esatta posizione in atto di essere suonato. Il concerto a Barzizza proporrà in apertura l’esibizione della Berghèm Baghèt, la prima banda di cornamuse bergamasche, che proporrà brani natalizi con una decina di elementi. Seguiranno i brani del sestetto vocale «Cadenza Pikkarda Ensemble» formato da Valeria Moriggi (soprano), Daniele Castelli, Francesco Maffeis (controtenori), Ezio Cortinovis (tenore), Giovanni Guerini (baritono) e Simone Pellegrini (basso).
Proporranno una selezione di brani natalizi di ogni parte del mondo, cantati a cappella. In chiusura Pietro Carisio (in arte Picapiva) eseguirà le antiche «Pastorèle» della Val Gandino.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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