L'imprenditore con la passione delle moto d'epoca

In tre anni raccolti 43 modelli in un museo nel suo stabilimento. La preferita è la Lambretta

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16/07/2003
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Piero Spampatti nel museo allestito nel seminterrato del suo stabilimento. Oltre alle moto raccoglie bici da corsa e strumenti musicali

Piero Spampatti è un industriale di Gandino che ha fatto fortuna nel campo della lavorazione delle materie plastiche. La sua ditta, la «Plast Italia engineering», in comune di Casnigo, dà lavoro a 60 dipendenti.
Lui, perfetto esempio di «self made man in Valgandino», è perito meccanico con il titolo di studio conseguito nei corsi serali («studente lavoratore – sottolinea compiaciuto –, vengo dalla gavetta») e oltre al lavoro coltiva anche un hobby particolare, quello delle moto: ha collezionato 43 modelli che ha raccolto in un museo allestito nel seminterrato dello stabilimento. La rassegna comprende esemplari delle marche più famose assieme a prototipi ormai rari se non unici nella Bergamasca: dalla MV Agusta del mitico Agostini a marche quali Guzzi, Gilera (una 500 GT 16 2VI del 1932 è il modello più vecchio esposto), Parilla, Indian, Triumph, Benelli, Rumi (Formichino), MiVal, Devil Ocma, per finire alla Lambretta della Innocenti. Di questo tipo di moto sono esposti ben sei esemplari di altrettanti modelli (tipo A, B, C, D, E, F). «La mia passione per le moto nasce dalla Lambretta – dice Piero Spampatti meccanico diplomato all'Esperia dove ha pure insegnato meccanica, tecnologia e disegno tecnico –. Mio padre ne possedeva una acquistata nel 1949 sulla quale sono salito a 5 anni; io possiedo un esemplare modello "D", dal 1997. Ma la passione vera e propria è scoppiata tre anni fa quando a Casnigo c'è stato un raduno di motociclisti e di moto d'epoca. Da allora in tre anni ho raccolto più di 40 esemplari, e non è finita».
Con la stessa precisione rigorosa con cui cura i «pezzi» creati dagli stampi e usciti dalle macchine della sua azienda, Spampatti tratta le sue moto: tirate a lucido, complete in ogni parte, tutte perfettamente funzionanti. «La mia formazione professionale, affinata in 20 anni di lavoro alla "Magrini" – dice con una punta di orgoglio – mi porta a mettere in evidenza l'apparato meccanico delle moto che deve essere in vista per poterne apprezzare appieno le caratteristiche. Per questo nella mia raccolta non figurano motomezzi carenati o con il motore coperto dalla scocca, come la Vespa». Spampatti ama il collezionismo: oltre alle moto dispone di una raccolta di bici da corsa costituita da 17 esemplari, uno delle quali, tutto in legno, porta la firma di Tino Sana, noto artigiano bergamasco. È anche un appassionato ciclista ed ha al suo attivo 14 edizioni consecutive della Milano-Sanremo e varie edizioni della Maratona delle Dolomiti, l'ultima delle quali disputata di recente con altri 8.000 cicloamatori fra cui l'ex presidente del Consiglio Prodi. Completano la rassegna dei trofei una collezione di strumenti musicali (suona la tromba e presta i suoi pezzi alla Banda di Casnigo) e una raccolta di pezzi di modernariato.

Autore: 

Franco Irranca

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