Basilica di S. Maria Assunta

La grande piazza  Emancipazione è il cuore della comunità  poiché non solo  è il luogo dove , davanti alla cittadinanza convocata “more solito” e cioè “ad tolam batutam et ad  campanas sonatas” venne firmato l’atto di emancipazione dalla servitù feudale (1233), ma anche perché è il centro della vita religiosa ed artistica. Su questa piazza  sorge la splendida basilica , si affaccia il museo di arte sacra , la casa parrocchiale e palazzi storici.

La Basilica di Santa Maria Assunta è uno dei monumenti più interessanti e originali della terra di Bergamo.  Si tratta di un organismo che ha subito profonde trasformazioni nel tempo; esso sorge sull’antica chiesa del duecento, riedificata nel 1421 e successivamente ampliata nel 1469  fino a definirsi come nuova  e originalissima opera architettonica, dove gli stili si fondono in una unità compositiva. La trasformazione radicale  dell’edificio antico, che in parte si fonde con il nuovo, inizia nel 1623 e termina nel 1640 con la costruzione della stupefacente cupola  centrale alla chiesa e che si appoggia lateralmente sui murature d’ambito e sui quattro poderosi pilastri polilobati realizzati con pietra locale. Si tratta di una soluzione a pianta combinata  dove il segno longitudinale e trasversale trovano una sintesi felice.

Gli elementi architettonici di maggiore rilievo sono:  la grande cupola ottagonale, scavata da otto arconi, affrescata con architetture illusionistiche  dal veneziano Lambranzi  nel 1681; la maestosità degli altari per i quali furono utilizzati marmi selezionati e preziosi; le casse dei due  organi che decorano le pareti laterali del presbiterio; le splendide balaustre di bronzo del 1590. Sono numerose le opere d’arte custodite in questa chiesa decorata non solo da pittori di area veneta e lombarda ma anche da artisti mitteleuropei . Qui è conservato  il più importante  ciclo pittorico a carattere religioso del Ceruti costituito da 40 tele ed affreschi. Ma vi sono opere importanti di pittori quali il Cantarini, il Dandini, il Mango, il Barbello, Balestra, lo Zimengoli e opere  scultoree del Fantoni, del Caniana, del Marengo, dello Schmidel.

L’esterno è un gioco di volumi  finiti con ceppo locale scabro ed evidenziati nella loro forma geometrica da lesene e bordi di pietra bianca.  Su tutto domina il grande tiburio lombardo e l’alto campanile esagonale con cupola a cipolla.

Bellissimo il portale principale disegnato  da Domenico Rossi nel 1712 e i portali laterali  incorniciati dal grande arco del protiro.