Si rinnova la tradizione, esposta la raggiera

Folla di fedeli alle celebrazioni del Triduo dei defunti nella parrocchia di Barzizza

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26/11/2004
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La raggiera esposta nella parrocchiale di Barzizza durante il Triduo(foto Fronzi)

Si sono concluse con vasta rispondenza dei fedeli le celebrazioni del Triduo dei defunti nella parrocchia di Barzizza, in Val Gandino. I tre giorni sono stati scanditi da Confessioni comunitarie, Messe, predicazione affidata al saveriano padre Giuseppe Arrigoni, missionario in Congo, e adorazione eucaristica. In occasione delle celebrazioni, in chiesa parrocchiale è stato esposto il bellissimo apparato con la raggiera e due angeli in adorazione del Santissimo. Secondo una tradizione secolare, l'apparato del Triduo serviva a invitare visivamente i fedeli a tenere gli occhi sempre aperti sulle realtà ultraterrene e sulla necessità di suffragare i defunti. Le celebrazioni si sono concluse con una Messa solenne e una funzione di chiusura, con il canto del «Requiem» e delle Litanie lauretane. Il Triduo dei defunti è da sempre molto sentito nel paese. «In parrocchia - sottolinea don Guido Sibella, neoparroco di Barzizza - il Triduo vanta un'antica storia e rappresenta una delle espressioni più forti della religiosità degli abitanti. A differenza delle parrocchie circostanti, a Barzizza si tiene in novembre, mese dedicato al ricordo di tutti i defunti. Con il Triduo si rinnova sia la fede personale e comunitaria nella speranza cristiana. Io stesso, anche se da poco giunto in parrocchia, colgo ogni giorno i segni della fede degli abitanti, che sono frutto dell'impegno dei miei predecessori».

Autore: 

Carmelo Epis

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