Si rinnova la tradizione, esposta la raggiera
Folla di fedeli alle celebrazioni del Triduo dei defunti nella parrocchia di Barzizza
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- Eco di Bergamo [1]
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Si sono concluse con vasta rispondenza dei fedeli le celebrazioni del Triduo dei defunti nella parrocchia di Barzizza, in Val Gandino. I tre giorni sono stati scanditi da Confessioni comunitarie, Messe, predicazione affidata al saveriano padre Giuseppe Arrigoni, missionario in Congo, e adorazione eucaristica. In occasione delle celebrazioni, in chiesa parrocchiale è stato esposto il bellissimo apparato con la raggiera e due angeli in adorazione del Santissimo. Secondo una tradizione secolare, l'apparato del Triduo serviva a invitare visivamente i fedeli a tenere gli occhi sempre aperti sulle realtà ultraterrene e sulla necessità di suffragare i defunti. Le celebrazioni si sono concluse con una Messa solenne e una funzione di chiusura, con il canto del «Requiem» e delle Litanie lauretane. Il Triduo dei defunti è da sempre molto sentito nel paese. «In parrocchia - sottolinea don Guido Sibella, neoparroco di Barzizza - il Triduo vanta un'antica storia e rappresenta una delle espressioni più forti della religiosità degli abitanti. A differenza delle parrocchie circostanti, a Barzizza si tiene in novembre, mese dedicato al ricordo di tutti i defunti. Con il Triduo si rinnova sia la fede personale e comunitaria nella speranza cristiana. Io stesso, anche se da poco giunto in parrocchia, colgo ogni giorno i segni della fede degli abitanti, che sono frutto dell'impegno dei miei predecessori».

