Caloroso abbraccio della comunità al sacerdote destinato a Bottanuco dopo 10 anni nella frazione.
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Un grazie enorme a dominare il campanile della parrocchiale, un altro ancor più evidente affidato ad uno striscione esposto davanti al Santuario di San Gottardo e, soprattutto, il caloroso abbraccio della comunità. È stato carico di affetto a Cirano il saluto al parroco don Corrado Capitanio, destinato dal vescovo a guidare la parrocchia di Bottanuco. Originario di Gaverina e ordinato nel 1999, don Corrado arrivò a Cirano (frazione di Gandino) nel 2006. Per la comunità di Cirano, così come per quelle di Barzizza e Gandino, è stato avviato il percorso che porterà nel 2018 alla nascita di una nuova Unità Pastorale.
Ad aprire la mattinata di festa è stato il corteo lungo le vie del centro, prima della Messa nella parrocchiale di San Giacomo. Nell’omelia don Corrado ha ringraziato tutti per la vicinanza umana e cristiana, sottolineando l’intreccio fra il grazie e la Grazia di aver trascorso a Cirano dieci anni intensi. La comunità gli ha donato un calice con patena realizzato dall’orafo Mauro Moioli, (impreziosito da particolari in oro e dall’incisione del profilo del santuario di San Gottardo) ed un ritratto realizzato da Bepi Rottigni.
In un volume (cui si è unito il ritratto realizzato dalla giovane Marina Colombi) sono stati invece raccolti i pensieri ricchi di gratitudine raccolti fra tutti i parrocchiani Due di loro, Piero Gelpi ed Antonia Bertoni, hanno letto messaggi di saluto, ricordando «l’energia, la generosa tolleranza e la vicinanza pastorale» sempre dimostrate e ripromettendosi comune vicinanza nella preghiera. Applaudito a più riprese il saluto a braccio di don Mino Gritti (salesiano a Ravenna la cui famiglia vive a Cirano), con proverbi locali ha riconosciuto il merito a don Corrado «di aver evangelizzato gente barbara».
Alla mamma di don Corrado è stato consegnato un mazzo di fiori. Dopo la Messa il corteo festante con i parrocchiani (che indossavano magliette con la scritta «Grazie Don») ha raggiunto l’oratorio. Un simbolico taglio del nastro e il lancio dei palloncini hanno dato il via al sontuoso pranzo con oltre 250 commensali.