Val Gandino, il progetto che fa rinascere il territorio

Con la rivista Orobie alla scoperta delle Cinque Terre e del «melgotto»
E poi si va sul Grem per goderci lo spettacolo del panorama a 360 gradi

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03/04/2015
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É veramente spettacolare l’immagine che apre il servizio su Gandino e le Cinque Terre nel numero di aprile di Orobie da qualche giorno in edicola. Il perché di questo articolo è presto detto: dall’inizio la nota rivista sta rivolgendo la propria attenzione, sicura di richiamare anche l’attenzione dei lettori, sulle vallate e le località montane che stanno cambiando nella scia di una crescente consapevolezza che la risorsa più autentica della montagna è la montagna stessa, con la sua gente, il suo patrimonio naturale.
Stanno nascendo iniziative calate nella realtà locale dove più che su investimenti di grandi capitali hanno dietro di sé nuove idee, passione, voglia di fare sempre tenendo ben presente aspetti fondamentali come le risorse del territorio e il suo rispetto. In questo senso la Val Gandino si sta rivelando esemplare.
La crisi del tessile ha portato una maggiore consapevolezza che bisognava tirare fuori tutte le risorse del territorio, dall’escursionismo alla valorizzazione del patrimonio artistico e storico, alle tradizioni. Emilio Previtali, autore dell’articolo, e il fotografo Matteo Zanga hanno preso in considerazione queste novità, senza dimenticare l’ambiente e le sue non comuni bellezze. E così Gandino, grazie anche alla riscoperta del mais spinato, il «melgotto», sta vivendo una nuova stagione. Dalle Cinque Terre poi Orobie accompagna i suoi lettori in Val Brembana, alla Cima di Grem , dove l’ultima neve, e speriamo che ne resti ancora un po’ per i giorni di Pasqua, si presta ad accogliere i ciaspolatori e gli appassionati di scialpinismo.
E la vetta è pronta ad accogliere tutti con il suo splendido panorama a 360 gradi. E dopo le montagne bergamasche una bella serie di immagini a volo d’uccello sul Legnone, che dall’alto si presenta in tutta la sua imponente parete nord-ovest occhieggiando sulla distesa del Lario. Dopo di che ci si può concedere una sosta seguendo il viaggio dello storico convoglio che da Malnate arriva fino a Mendrisio percorrendo la verdissima Valmorea.

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