In una mostra Cirano ricorda la sua storia e i suoi preti

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05/08/2014
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Il santuario a Cirano

La storia di una comunità, con l’omaggio a due sacerdoti nativi ancora vivi nell’affetto popolare: è particolarmen- te apprezzata in questi giorni a Cirano, frazione di Gandino, la mostra fotogra- fica allestita alcuni volontari nella cap- pella del Crocefisso all’interno della chiesa parrocchiale.
L’iniziativa è nata per ricordare il 45° di fondazione della parrocchia di San Giacomo, il 50° anniversario dalla morte di don Giovanni Botta e il 100° di ordinazione sacerdotale di monsignor Giovanni Antonietti, entrambi nati a Cirano. La parrocchia fu costituita a pochi mesi dal tragico 21 settembre 1968, quando il campanile della chiesa (sussidiaria di Gandino, consacrata nel 1446 e ampliata in epoca barocca) si rovesciò sulla cupola, distruggendo il lato dell’altare della Madonna, il cui simulacro fantoniano si salvò miracolosamente.
Le cause furono individuate nei lavori di scavo avviati in quel periodo a lato della chiesa, con possibili aggravanti l’umidità ascendente e un pesante sopralzo del campanile nel 1914. Il crollo avvenne intorno alle 7 e per puro caso non si registrarono vittime. Nel 1969 il vescovo monsignor Clemente Gaddi eresse la nuova parrocchia e don Vittorio Bonacina (già vicario a Cirano) fu il primo parroco. Il 2 maggio 1975 fu consacrata la nuova chiesa. «Le foto esposte – sottolinea il curatore della mostra, Fernando Botta – sono in alcuni casi inedite.
Attraverso di esse ricordiamo don Giovanni Botta, coetaneo e amico di San Giovanni XXIII, che fu per oltre 45 anni parroco a Semonte, e don Giovanni Antonietti, cappellano militare nel battaglione Stelvio del V Alpini durante la Grande Guerra, dove meritò due medaglie d’argento al valor militare». Smessa la divisa e ripreso il servizio sacerdotale in diocesi, don Antonietti fondò nel 1925 la Casa dell’Orfano a Ponte Selva, che moltiplicò gli spazi per assistere oltre 20.000 orfani. «Antonietti – aggiunge Botta – donò alla comunità di Cirano il terreno su cui, nel 1951, sorsero le scuole».
Alcune foto, relative alla chiesa prima del tragico crollo e ai due sacerdoti sono disponibili anche su Storylab.it, il progetto multimediale de L’Eco di Bergamo che racconta attraverso immagini d’epoca la storia e l’evoluzione di gente e luoghi della Bergamasca. A Cirano, tra l’altro, si conclude oggi la «Ciranfest», organizzata dai volontari attorno al Santuario di San Gottardo in coincidenza con la festa della B. V. della Sanità, con cene e ristoro a base di prodotti tipici.

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