Alessandro Noris si è piazzato terzo, nonostante il ginocchio tagliato con una roccia. Portato a Piario con l’elisoccorso
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«Tre laghi tre rifugi», un podio insperato e un imprevisto giro in elicottero. Intervento dell’elisoccorso del 118 domenica scorsa al rifugio Curò, dove era previsto l’arrivo della classica gara di corsa in montagna, partita da Valbondione e giunta in quota con un nuovo percorso, che ha compreso anche il rifugio del Barbellino e i laghi del Gelt e della Malgina. Ad aver bisogno dei soccorsi è stato Alessandro Noris, 27 anni di Gandino, infortunatosi sul percorso quando era in testa alla gara, ma comunque giunto al traguardo con un ottimo terzo posto.
«Attraversando una vasta chiazza di neve – ha raccontato lui stesso su Facebook – sono sprofondato fino a metà coscia colpendo una roccia invisibile dall’alto e aprendomi così un ginocchio. Non so come, ma ho concluso la gara: la rabbia e la voglia di arrivare erano troppe». Noris, portacolori della Scais 3038, puntava a coronare una settimana memorabile, dato che il 1° luglio ha ottenuto la vittoria da «raccoglitore» nella celeberrima «Corsa delle uova» a Gandino. Fra il lago del Gelt e l’arrivo al Curò la ferita al ginocchio di Alessandro sanguinava vistosamente e subito dopo l’arrivo è stato allertato l’elicottero del 118: decollato da Bergamo ha trasferito l’atleta all’ospedale di Piario per cinque punti di sutura.
La vittoria nella «Tre laghi tre rifugi» è comunque rimasta in Val Gandino, a imporsi è stato l’amico-rivale Paolo Poli di Casnigo, che difende i colori de La Recastello Gazzaniga ed è reduce dalla vittoria nella Colere-rifugio Albani. Al termine dei 22 chilometri (e 1.800 metri di dislivello) Poli ha preceduto di poco più di un minuto Fabio Bonfanti. Fra le donne la vittoria è andata invece a Lisa Buzzoni della Sportiva Altitude, davanti a Sara Belotti e Nives Carobbio.