Processione del Corpus Domini

Data e Ora: 

Ven, 04/06/2010 - 10:00
Sab, 05/06/2010 - 10:00
Dom, 06/06/2010 - 10:00
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Luogo: 

Basilica di S. Maria Assunta (e per le vie del paese)

Argomento: 

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Referente: 

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Letture: 

2162

Nella solennità del Corpus Domini e a conclusione delle Sante Quarantore
Processione Eucaristica del Corpus Domini

Alle ore 10.00 la S. Messa celebrata da mons. Maurizio Malvestiti; a seguire la solenne processione per le vie del paese tutte addobbate con le tradizionali "zandaline" per onorare il passaggio dell'Eucarestia tra le case.
Saranno presenti le quattro confraternite della parrocchia di Gandino, quella della parrocchia di Cirano e il Civico Corpo Musicale di Gandino.

In caso di pioggia al mattino, la Processione si farà alla sera, dopo la celebrazione della S. Messa vespertina anticipata alle ore 17.

PROGRAMMA SANTE QUARANTORE

VENERDI’ 4 GIUGNO 2010
ore 8.30 S. Messa con omelia, esposizione del Santissimo e adorazione libera fino alle ore 12
15.00 Esposizione del Santissimo e adorazione libera
16.00 Adorazione: Rev.de Suore e Anziani
17.00 Adorazione: Azione Cattolica e Gruppi Parrocchiali
18.00 S. Messa con omelia
19.00 Adorazione: Confraternite
20.30 Adorazione per tutta la comunità (Adulti, Giovani, Adolescenti)

SABATO 5 GIUGNO
ore 8.30 S. Messa con omelia, esposizione del Santissimo e adorazione libera fino alle ore 12
15.00 Adorazione: Elementari e Medie
16.00 Adorazione: Rev.de Suore e Anziani
17.00 Adorazione: Azione Cattolica e Gruppi Parrocchiali
18.00 S. Messa prefestiva
19.00 Adorazione: Confraternite
20.30 Adorazione per tutta la comunità (Adulti, Giovani, Adolescenti)

LA PROCESSIONE DEL CORPUS DOMINI

Il percorso del corteo si presenta tutto addobbato con le «zandaline», festoni tesi da un lato all’altro della strada, dai colori diversi a seconda delle contrade; da ogni finestra pendono drappi e gli androni dei pa­lazzi sono aperti per far mostra di altarini, statue e quadri sacri.

Ma ciò che più attira il visitatore sono le confraternite: ne sopravvivono ancora quattro (quella di San Giuseppe, della Madonna del Carmine, dell’Addolorata e del Santissimo Sacramento); sfilano per le vie del paese con le loro variopinte divise (originalissima quella dei confratelli del Santissimo Sacramento), con i lo­ro stendardi, i grandi crocifissi lignei, i lampioni processionali; il priore e il se­gretario portano bellissime ferule.

Va ricordato che a Gandino (nella parrocchia di San Giacomo della frazione di Cirano) esiste anche una quinta Confraternita, dedicata alla SS.Trinità.
Paggetti, bambini vestiti da angioletti vivaciz­zano il corteo, e poi canti e musica.
Per questa solennità, i sacerdoti vestono il paramento più ricco, solitamente esposto nel Museo della Basilica; si tratta di un broccato d’o­ro e d’argento prodotto a Lione nel 1768., destinato al celebrante principale e a sei altri sacerdoti.
Il baldacchino è uno splendido ganzo veneziano del primo settecento.
L’ostensorio gotico è una vera rarità nella Ber­gamasca ed ha un grande significato storico: fu acquistato in Baviera nel 1527 dai mercanti gandinesi, quando raggiungevano quelle terre per vendere i loro pannila­na. Oro, argento e sete simboleggiano lu­ce e regalità proprie dell’Eucarestia. Dal 1701 fino alla seconda guerra mondia­le, lungo le vie del percorso veniva creata una galleria di pannilana presi a prestito dai lanifici; l’iniziativa non era esente da fi­ni pubblicitari: si riteneva portasse male non prestarli. Ecco una descrizione del 1938: «Quella buona popolazione, oltre a partecipare in forma pressoché totalitaria alla processione, mette a disposizione per il suo decoro tutto quello che è frutto del suo celebrato lavoro - i pannilana - e tutto quello che costituisce l’ornamento della sua casa. Alle primissime ore del mattino, dato uno sguardo alle stelle per assicurarsi del tempo, tutti i gandinesi affollano le strade, per ini­ziare un febbrile lavoro; le donne uniscono i teli presi a prestito dai lanifici e in poche ore viene formata una galleria di due chilometri. Il rosso porpora cede il posto al rosa pallido e la percal­lina sboccia tutti i suoi disegni, sgargianti pendo­no scendiletti, coperte damascate, trine, arazzi e poi quadri».
Le prime notizie della processione risalgono alla prima metà del Quattrocento.

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webmaster il 30-05-2010