COROU DE BERRA - Canti dalla Provenza per un Natale di preghiera

Data e Ora: 

Sab, 13/12/2008 - 21:00
|

Argomento: 

|

Referente: 

|

Letture: 

1315

Atalanta Club Valgandino e Pro Loco Gandino
presentano

COROU DE BERRA 
Canti dalla Provenza per un Natale di preghiera

Al termine del concerto sarà possibile effettuare una Visita guidata alla Basilica di S.Maria Assunta e al vicino Museo del Presepe (biglietto d’ingresso a pagamento) con circa 500 composizioni della Natività di altissimo valore artistico.
Sul sagrato della Basilica sarà allestito uno stand con distribuzione di Vin Brulé da parte del Gruppo Alpini Gandino

In occasione del concerto l’Atalanta Club Valgandino sostiene un progetto di solidarietà.
Quest’anno una nuova scommessa: reperire i fondi per costruire la nuova Infermeria nel villaggio peruviano di Llamellin, dove opera il missionario laico gandinese Silvio Tonelli, attivo nell’ambito del Gruppo Mato Grosso e rientrato in Italia in questi mesi dopo tre anni.

Il COROU de BERRA è un coro polifonico nato dalla tradizione, composto da sei voci miste. Dopo vent'anni di attività, centinaia di concerti, una decina d'album e numerose produzioni, il Corou de Berra è diventato il punto di riferimento del canto polifonico Alpino. Diretto da Michel Bianco, raccoglie e interpreta da vent’anni la memoria popolare delle Alpi Marittime, lavorando sulla sua trasmissione sia per via orale che scritta. Parte di tale vasto repertorio è costituita da canti sacri. Dal 2001, il coro studia in modo particolare i manoscritti di musica sacra della Contea di Nizza. Il repertorio di musica sacra rappresenta la coabitazione pacifica tra il canto-piano barocco e gregoriano, popolare e sacro, monodico e polifonico, latino e nizzardo. Vi si ritrovano influenze sarde, liguri, provenzali e piemontesi. Questi canti intrisi di fervore, trasmessi dalla tradizione orale codificatasi tra il 1780 e il 1850, sono stati cantati sia in chiesa che nelle processioni dal popolo dei vari villaggi di montagna. Il coro lavora sull’oralità e sui manoscritti. Le confraternite dei Penitenti giocano un ruolo molto importante nella trasmissione di tale patrimonio. Particolare e significativa l’interpretazione dei canti coi timbri popolari tradizionali, così come cantati nelle valli alpine. La tecnica del bel canto, solitamente utilizzata in varie interpretazioni di Musica Sacra, avrebbe ben poco senso in queste regioni. Chi ascolta coglie istintivamente il valore inestimabile del patrimonio e il suo messaggio originale, sinonimo di reciprocità, di solidarietà e di generosità percepibile tramite musiche e testi che hanno attraversato i secoli.

MICHEL BIANCO
FRANCOISE MARCHETTI
STEFANIA PIETRO
PRIMO FRANCOÏA
PASCAL FERRET
PAULO MASSIMO ROSADI

 

Pubblicato da: 

webmaster il 04-12-2008