Echi d'Organo 2007 - Concerto del 20 Ottobre

Data pubblicazione: 

20/10/2007
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Titolo: Russisches Zigeunerlied Op.462 No2
Autore: Wilhelm Popp (1828-1902)

Organo: Nicola Ruggeri
Flauto: Sara Nocenti

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Gli esecutori

NICOLA RUGGERI
Nato nel 1972, inizia lo studio dell’organo presso la sede staccata di Clusone della Scuola Musicale “S. Cecilia” di Bergamo sotto la guida del M° Giuliano Todeschini. Successivamente si iscrive all’Istituto Musicale “G. Donizetti” di Bergamo dove, nel 1997, si diploma brillantemente in organo e composizione organistica sotto la guida del M° Giovanni Walter Zaramella, proseguendo con quest’ ultimo lo studio della composizione. Nel 1998 segue un corso di pedagogia musicale tenuto dalla psicologa Rita Gay.
Svolge attività concertistica come solista e collabora in qualità di accompagnatore con gruppi corali, strumentali e cameristici. Ha partecipato alla rassegna “L’organo della Basilica”, presso la Basilica di S. Maria Maggiore in Bergamo, alla XVI e XXII rassegna organistica su organi storici della Bergamasca, alla II edizione dei “Vespri d’organo” presso la Cattedrale di Bergamo e all’inaugurazione del restauro dell’organo Serassi 1861 di Songavazzo. Dal 1986 è organista titolare della Chiesa Arcipresbiterale Plebana “S. Giovanni Battista” di Casnigo.

SARA NOCENTI
Nata nel 1977, affianca agli studi liceali quelli musicali, diplomandosi brillantemente nel 1998 in flauto traverso con la Prof.ssa Annamaria Morini presso il Conservatorio “L. Campiani” di Mantova. Ha seguito corsi annuali di perfezionamento alla Civica Scuola di Musica “ C. Monteverdi” di Cremona sotto la guida della Prof.ssa Morini, docente presso il Conservatorio di Bologna e con il M° Bruno Cavallo solista del Teatro alla Scala di Milano presso l’Accademia “A. Rolla” di Pavia. Si è esibita con l’Orchestra “La Camerata” di Cremona e collabora con gruppi corali e cameristici. Si è laureata in Musicologia nel 2002 con 110/110 e lode presso l’Università degli Studi di Pavia con una tesi dal titolo “Casse d’organo bergamasche nei secoli XVII e XVIII. L’apporto dei Fantoni e dei Caniana” svolgendo un successivo stage di approfondimento presso la Fondazione Fantoni di Rovetta . Nel 1998 le è stata conferita la medaglia d’oro per meriti di studio dall’Amministrazione Comunale di Colzate, suo paese natale. E’ stata assegnataria di varie borse di studio, fra cui quelle del Centro di Musicologia “W. Stauffer” di Cremona e dell’ ISU dell’Università degli Studi di Pavia. Nel 2004 ha fatto parte di una mostra dal titolo “Arte bergamasca: tre itinerari di ricerca tra ‘600 e ‘700” presso la galleria dell’Associazione Culturale “Pro Vertova”.

L'organo

Organo a trasmissione meccanica, costruito dai Fratelli Serassi di Bergamo nel 1833 - nr d’opera 495 (II). Lo strumento, collocato in cantoria in fondo alla navata in “cornu Evangelii” è racchiuso in cassa lignea di elegante fattura.
Prospetto di n. 25 canne in stagno, monocuspide; bocche allineate a labbro superiore a mitria.
Tastiera di n. 50 tasti (DO1 – FA5) prima ottava scavezza; copertura tasti: in osso (diatonici) legno di noce/ebano (cromatici).
Pedaliera a leggio di n. 18 pedali; l’ultimo aziona il rollante ed il penultimo la terza mano.
Registri inseriti da manette ad incastro orizzontale disposte su unica colonna a lato destro della tastiera.
Pedaloni: combinazione libera alla Lombarda Ripieno

La Chiesa

La Chiesa di Santa Croce e San Alessandro è l’edificio sacro esistente più antico di Gandino: eretto a partire dal 1436, fu consacrato nel 1446, annesso all’oratorio dei Disciplini (ancora visibile e restaurato nel 1925), la cui confraternita è documentata dal 1343. Venne abbellito nel corso dei secoli XVII e XVIII con opere di Zimengoli, Storer e Fantoni. L’interno, a navata unica, converge verso lo splendido altare ligneo della Beata Vergine del Carmelo: l’omonima confraternita si affiliò alla chiesa già nel 1624. L’oratorio (locale posto al di sopra del porticato) era riservato alla preghiera giornaliera dei confratelli del Carmine. La notevole disponibilità economica della confraternita ha contribuito in maniera significativa all’abbellimento dell’edificio sacro, che vanta opere e suppellettili degne di una chiesa parrocchiale. Sono molti i rimandi alla devozione della Santa Croce, alla Vergine del Carmelo, a San Alessandro, patrono della diocesi di Bergamo.

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