Palazzo GiovanelliÈ la più monumentale delle numerose residenze dei Giovanelli. L’edificio, voluto dal Barone Gian Andrea per trascorrervi gli ultimi anni di vita dopo essere stato fedele e stimato consigliere dell’Imperatore Leopoldo I d’Asburgo, ha caratteristiche del tutto singolari perché rompe lo schema del palazzo gandinese proponendo una facciata di ordine gigante, interrotta nella parte centrale dall’altissimo portale in arenaria finemente decorato con motivi araldici e panoplie e terminante con i due grifoni, che saranno utilizzati per lo stemma del comune di Gandino. Le pareti interne dell’ala antica, ritinteggiate in epoca successiva, lasciano affiorare disegni seicenteschi. CARATTERISTICHE ARCHITETTONICHE L'edificio è risultato dalla rifabbrica e dalla riunione di diversi edifici. L'impianto principale ad L si compone di due corpi di fabbrica che si sviluppano per due piani fuori terra più sottotetto: quello che affaccia su strada con imponente facciata e quello che dall'estremo ovest si stacca normalmente con grande porticato al piano terra e leggero loggiato al piano soprastante; di fronte a quest'ultimo si trova un'edificio con loggiato ligneo più basso.
UTILIZZO E INTERVENTI DI RESTAURO-CONSERVAZIONE Nei primi anni ’80 del XX secolo nel corpo su strada venne insediata la biblioteca civica. Attualmente due sale al piano terra sono sede di associazioni culturali, il resto del palazzo è inutilizzato. Interessato da ristrutturazione nel 1979, su progetto dell’architetto Moro, solamente per gli ambienti adibiti a biblioteca. Nel 1987 venne effettuato il restauro conservativo della facciata su strada. |
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Ultima modifica:01/05/2015 - 15:55 |