Sul filo della lana la storia delle origini della Val Gandino

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13/12/2016
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Un gregge in transito a Gandino

Riscoprire le origini dell’epopea della Val Gandino, fra allevamento, artigianato, industria ed enogastronomia.

È in programma domani a Gandino l’iniziativa «La Valle della lana e la cucina dei pastori », dedicata ai legami fra l’allevamento ovo-caprino sui monti della zona, la possibile rinascita della filiera della lana e gli intrecci profondi con l’enogastronomia ed il rilancio territoriale. L’iniziativa è organizzata dalla Comunità del Mais Spinato di Gandino in collaborazione con la Pro loco. «Nel ‘600 - spiega il presidente Filippo Servalli - c’erano più pecore nella sola Gandino che in tutta la Valle Seriana, a testimonianza di un mondo alpestre che ha creato i presupposti per uno sviluppo che è divenuto artigianale e manifatturiero. Quello della lana, così come la seta ed altre fibre naturali, è un tema su cui possiamo davvero lavorare, considerando anche l’agroalimentare, lo sviluppo di una Denominazione Comunale legata al settore caseario e le istanze del settore turistico, costantemente alla ricerca di occasioni esperienziali di attrazione ».

Il programma dell’iniziativa prevede il ritrovo dei partecipanti alle 18 a Palazzo Rudelli (antichi lanieri del paese), oggi sede de «La Casa Bergamasca di Babbo Natale». Dopo la visita agli ambienti ed alla piccola fattoria di animali, seguirà alle 19,15 la «cena dialogata » nella sede dell’Associazione Fanti di vicolo Rottigni, con specialità legate alla tradizione dei pastori e della filiera del Mais Spinato. Sarà presente il professor Michele Corti, ricercatore e docente di zootecnica di montagna all’Università di Milano di Zootecnica.

Per informazioni ed iscrizioni (euro 20) sono disponibili i recapiti 338.2438613 e 335.5696783.

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