Capodanno a 1.637 metri sotto la croce del Formico

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31/12/2004
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La Messa di Capodanno 2004 sul Pizzo Formico(foto Piero Bigoni)

Domani mattina, primo giorno del 2005, alle 10,30 don Martino Campagnoni celebrerà la Messa, come avviene ormai da 34 anni, ai piedi della grande croce di ferro che s'innalza verso il cielo dalla vetta del pizzo Formico, a 1.637 metri di altitudine.
Freddo intenso, neve e bufere non hanno mai impedito agli «Amici del Formico» di partecipare alla bella tradizione che consente loro di ringraziare il Signore dalla cima della montagna che fa da spartiacque tra l'altopiano di Clusone e la Val Gandino.
E dove possono anche scambiarsi gli auguri per il nuovo anno in un'atmosfera particolarmente affascinante, fatta di candore, di silenzi, di panorami mozzafiato che spaziano dalle più alte vette delle Orobie giù fino alla pianura.
«Trentaquattro anni fa – racconta don Martino Compagnoni, responsabile del Patronato San Vincenzo di Clusone – io e altri cinque appassionati di montagna il primo dell'anno ci recammo sulla vetta del Formico per mangiare una fetta di panettone e scambiarci lassù gli auguri di buon anno. Mentre eravamo seduti sotto la grande croce che svetta sulla cima del Pizzo, abbiamo pensato di promuovere tutti i Capodanno quel suggestivo ritrovo. E così l'anno dopo e quelli a seguire con il sole, con la neve, con la tormenta ogni primo gennaio abbiamo sempre raggiunto la vetta del Formico per celebrare la Messa e per scambiarci, in quella particolare atmosfera di montagna, gli auguri per il nuovo anno». E anche la schiera degli «Amici del Formico» di anno in anno è andata aumentando, tanto che oggi sono oltre quattrocento. Non sono riuniti in una vera e propria associazione ma, con puntualità, ogni primo giorno dell'anno si ritrovano sulla vetta della montagna per la Messa e lo scambio di auguri.
Alla cima salgono da Clusone, passando per il Pianone, oppure arrivano dalla Valgandino. Punto tradizionale dell'incontro tra i diversi gruppi che raggiungono la cima è la Capanna Ilaria: da lì tutti insieme salgono alla croce posta in cima al Formico.
Subito dopo la celebrazione della Messa, gli «Amici del Formico», prima di ridiscendere a valle, gustano una fetta di panettone e brindano al nuovo anno con lo spumante.

Autore: 

Enzo Valenti

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