Formaggi genuini In Val Gandino il marchio comunale

Il progetto stasera in biblioteca. Una denominazione d’origine per i prodotti della zona

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06/10/2016
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Alpeggio in Val Gandino

Un marchio di qualità, per garantire la genuinità dei prodotti, esaltare la territorialità delle produzioni e tutelare il consumatore finale.
Viene presentato stasera alle 21, nella sala conferenze della biblioteca comunale Brignone di Gandino ,il progetto lanciato dal Comune per l’istituzione della Denominazione comunale d’origine (De.Co.) relativamente ai formaggi prodotti nei territori della Valle, che comprende anche i comuni di Leffe, Casnigo e Cazzano S. Andrea.
«L’idea – conferma Antonio Rottigni, presidente della Commissione De.Co. comunale – è avviare un confronto fattivo per strutturare un disciplinare vero e proprio, sul modello di quello istituito nel 2011 per la tutela del Mais spinato di Gandino, che si è confermato modello virtuoso e sostenibile di rivalutazione territoriale». La De.Co. è una sorta di «Doc comunale», un marchio di qualità che certifica la provenienza di un prodotto da uno specifico territorio, secondo un’idea partita nel 1999 dall’enologo Luigi Veronelli. «L’enogastronomia – aggiunge Rottigni – è sempre più alla ricerca di prodotti legati indissolubilmente al proprio luogo d’origine, divenendo leva di sviluppo sostenibile e utile opportunità di promozione. È necessario un lavoro di squadra, che ponga alla base le tradizioni e le competenze casearie stratificatesi negli anni negli alpeggi e nelle aziende agricole della Val Gandino».
La tavola rotonda convocata a Gandino vedrà fra i relatori Michele Corti (ricercatore e docente di zootecnica di montagna all’Università di Milano di Zootecnica), Grazia Mercalli (delegata di Bergamo dell’Organizzazione nazionale assaggiatori formaggi - Onaf ), Silvia Tropea Montagnosi, (storica dell’enogastronomia bergamasca e rappresentante di Slow Food), Riccardo Lagorio (giornalista ed esperto di De.Co.) e Giancarlo Moioli (tecnico agrario della Comunità montana Valle Seriana).
«L’invito – conclude Rottigni – è rivolto in particolar modo ai produttori locali, per lavorare insieme e individuare un percorso comune di caratterizzazione e valorizzazione delle nostre eccellenze».

Autore: 

Giambattista Gherardi

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