Angela Ongaro inaugura la sua mostra personale

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Data pubblicazione: 

22/09/2016
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Una mostra per confermare, vent’anni dopo, un talento di famiglia e mettere in luce una giovane artista che unisce maestria e ricerca.
È in programma domani alle 18 nella Sala Ferrari di piazza Vittorio a Gandino l’inaugurazione della mostra «Raccontare il mondo con un pennello» della pittrice Angela Ongaro. L’artista è nipote del pittore Pino da Gandino (Giuseppe Ongaro) morto nel 1998, che in Sala Ferrari tenne la sua antologica personale nel 1996. A legare nonno e nipote c’è l’attenzione per i dettagli e una tecnica fortemente realista perfezionata per entrambi grazie al maestro Pierino da Treviolo. Angela, 26 anni, si è diplomata al liceo artistico statale di Bergamo ed è laureata in Restauro alla Libera Accademia di Belle Arti di Brescia.
A studi dal vero sui soggetti unisce la tradizione delle vecchie botteghe e crea artigianalmente i propri colori. Con Pierino da Treviolo ha avviato un percorso di approfondimento delle tecniche della pittura a olio e dell’incisione ad acquaforte, ma la voglia di sperimentazione l’ha portata a riscoprire tecniche antiche, come la pittura a caffè su carta. La mostra aperta sino al 2 ottobre, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19.Una mostra per confermare, vent’anni dopo, un talento di famiglia e mettere in luce una giovane artista che unisce maestria e ricerca.
È in programma domani alle 18 nella Sala Ferrari di piazza Vittorio a Gandino l’inaugurazione della mostra «Raccontare il mondo con un pennello» della pittrice Angela Ongaro. L’artista è nipote del pittore Pino da Gandino (Giuseppe Ongaro) morto nel 1998, che in Sala Ferrari tenne la sua antologica personale nel 1996. A legare nonno e nipote c’è l’attenzione per i dettagli e una tecnica fortemente realista perfezionata per entrambi grazie al maestro Pierino da Treviolo. Angela, 26 anni, si è diplomata al liceo artistico statale di Bergamo ed è laureata in Restauro alla Libera Accademia di Belle Arti di Brescia. A studi dal vero sui soggetti unisce la tradizione delle vecchie botteghe e crea artigianalmente i propri colori.
Con Pierino da Treviolo ha avviato un percorso di approfondimento delle tecniche della pittura a olio e dell’incisione ad acquaforte, ma la voglia di sperimentazione l’ha portata a riscoprire tecniche antiche, come la pittura a caffè su carta. La mostra aperta sino al 2 ottobre, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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