Il coro gregoriano debutta con Bonazzi nunzio in Canada

Esordio per la formazione di voci maschili «Regina Martyrum» nata all’interno della Corale Canali

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Data pubblicazione: 

19/08/2016
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L’arcivescovo Luigi Bonazzi, al centro, ha presieduto la Messa

Una solenne concelebrazione, con la novità del coro gregoriano. La comunità di Gandino ha celebrato la festa in onore dell’Assunta, cui è dedicata la monumentale basilica che nel giugno 1911 fece di Gandino la prima comunità in provincia a vedere assegnato alla propria chiesa il titolo di basilica minore.
A presiedere la Messa è stato l’arcivescovo Luigi Bonazzi, attualmente nunzio apostolico in Canada. Al suo fianco c’erano monsignor Paolo Rudelli, Osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa a Strasburgo e il prevosto don Innocente Chiodi. Ad accompagnare in canto la celebrazione è stato il coro gregoriano «Regina Martyrum», formazione di voci maschili nata lo scorso autunno in seno alla Corale Luigi Canali, diretta da Marco Guerinoni. Un vero e proprio esordio, salutato dai vivi apprezzamenti dei fedeli.
Dopo l’introito «Toccata avanti la Messa» eseguito da Guerinoni all’harmonium, il coro ha proposto «Salve Sancta Parens», dal comune delle feste per la Beata Vergine Maria, e la «Missa Simplex», che consente all’assemblea di intervenire nel canto per la sua semplicità. La Messa dell’Assunta è stata anche occasione per salutare Marco Guerinoni che lascia la direzione della Corale Luigi Canali e rilanciare, da parte del parroco, la necessità di raccogliere idee e forze nuove per la storica formazione dedicata al compositore gandinese del secolo scorso. «Per quanto riguarda il gregoriano – spiega Guerinoni – un’ipotesi di lavoro è quella di unire il percorso di studi con quello analogo su cui lavora la Corale di Gorno che pure dirigo, formando una Schola gregoriana di ampio respiro, ferma restando l’attività delle due corali parrocchiali».
In questi giorni Gandino ha ospitato anche i lavori dell’Assemblea dell’Istituto delle Suore orsoline di Maria Vergine Immacolata, nel convento di via Castello. Le religiose, giunte anche da Kenya, Etiopia, Eritrea, Brasile, Argentina e Polonia, hanno elaborato una bozza del direttorio, a partire dalla Regola di vita. Un’ulteriore importante tappa nel percorso che condurrà alle celebrazioni per i 200 anni dell’istituto.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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