Gandino piange il reduce Bertocchi una vita per gli altri

Si è spento a 91 anni, aveva combattuto la seconda guerra mondiale. Famoso per la lezione delle due ruote

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Data pubblicazione: 

19/11/2015
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2001
Pietro Bertocchi

Una vita dedicata al lavoro e alla famiglia, segnata dal ricordo indelebile della guerra.
Se ne è andato in punta di piedi a Gandino, con lo squisito garbo che ne distingueva il carattere, Pietro Bertocchi, 91 anni, fra gli ultimi reduci della seconda guerra mondiale.
Ricoverato, insieme alla moglie Martina, nella locale Fondazione Caccia Del Negro, Pietro non ha retto alla malattia che in una decina di giorni si è rivelata fatale. Era nato nel 1924 (il 24 maggio, anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia nel 1915) e nell’agosto del 1943 fu chiamato in servizio a Edolo, nel glorioso V Alpini. Poche settimane dopo, il 10 settembre, fu fatto prigioniero al Passo delle Palade, fra Merano e Cles, condotto in Germania nel campo di Luckenwald e successivamente a Berlino.
Fu per questo testimone il 2 maggio 1945 della liberazione della città da parte dell’Armata Rossa. In un volume curato dall’Ana di Bergamo raccontò di quel giorno incredibile, quando insieme all’alpino Ugo Geneletti di Santa Brigida prese le bici di due guardie per guadagnare la libertà e fu fermato dai russi. Dovette improvvisare per loro una «lezione» per spiegare l’uso della due ruote. Dopo la guerra Bertocchi lavorò come emigrante in Svizzera, prima di rientrare in Val Gandino come operaio tessile, raggiungendo il ruolo di caporeparto di filatura. Era particolarmente attento alla vita della comunità e faceva parte della Confraternita del Carmine, che fa capo alla chiesa di Santa Croce in Cima Gandino, dove abitava.
Fin quando le forze glielo hanno consentito ha sempre partecipato alle cerimonie del 4 Novembre e del 25 Aprile. Nel 2013 aveva ricevuto un’onorificenza ufficiale dall’Ana proprio in occasione delle celebrazioni a Gandino per la Festa della Liberazione. Pietro Bertocchi lascia la moglie, i figli Maurizio, Guido e Ruggero con le rispettive famiglie, la sorella Angela e tutti i familiari.
I funerali verranno celebrati, partendo dalla casa di riposo, oggi, alle 10 nella basilica di Gandino.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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