Sonate e ballate con le campanine dei Rataplam

Nella nuova raccolta dell’associazione in primo piano il repertorio campanario di Gandino
C’è pure una tarantella suonata la prima volta nel 1882

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09/07/2015
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Il gruppo musicale dei Rataplam di Mapello
Fabio Rinaldi e Mario Castelli virtuosi delle campanine

Quando c’è l’amore, i fidanzamenti vanno a buon fine. Nasce da collaborazioni cresciute nel tempo, la nuova raccolta «Sonate e ballate» dell’associazione Rataplam di Mapello, presentata in concerto venerdì 26 giugno a Gandino.
L’amore è ovviamente quello per la musica popolare bergamasca, che il gruppo valorizza sin dalla fondazione nel 1994, proponendo brani della tradizione come avvenuto sin dalla prima fortunata raccolta «Fila balà, fila cantà» del 2009. «Questa musica – spiega Guido Pedrojetta, dialettologo nelle Università svizzere di Friburgo e Berna, nel pregevole opuscolo del cd – è un’evasione melodica, ricca e spensierata, al peso dei doveri che regolano la vita comunitaria. Se i brani suonati esprimono l’esaltazione ipnotica della tarantella, i drammi cantati riportano i temi eterni dell’amore e della morte».
«Con questo nuovo lavoro – gli fa eco Teresa Villa, chitarra, voce e anima del gruppo – diamo evidenza al repertorio, in parte inedito, della tradizione campanaria di Gandino. Mario Castelli e Fabio Rinaldi, zio e nipote, sono entrati a far parte stabilmente del nostro gruppo proponendo armonie d’allegrezza con le campanine, una sorta di xilofono con barrette di ottone, anticamente in vetro, e cassa armonica in legno di noce. È uno strumento nato per riprodurre il suono delle campane e consentire a generazioni di campanari di esercitarsi al suono “d’allegrezza” che di norma avviene sulla sommità dei campanili».
Mario Castelli, 78 anni, è un profondo studioso dell’arte campanaria. Dopo una brillante carriera con la tromba nell’Orchestra della Rai a Milano, ha avviato un lavoro meticoloso di ricerca, trascrivendo sul rigo musicale oltre duecento brani della tradizione gandinese, sino ad oggi tramandati soltanto oralmente e spesso «ad orecchio ». Insieme al nipote Fabio Rinaldi opera principalmente a Cirano di Gandino e sul concerto della basilica installato da Giacomo II Crespi di Crema alla fine del 1700, prima concertazione italiana di 10 campane, in scala diatonica si maggiore. Forte parentela con le campanine ha senza dubbio il baghèt, l’antica cornamusa bergamasca, che sempre in Val Gandino, in particolare a Casnigo, ha patria certificata. Nel nuovo lavoro dei Rataplam (nove brani strumentali e cinque canti) c’è spazio anche per la collaborazione con «I suonatori di Giacomo Fagòt» guidati da Luciano Carminati. Il gruppo è dedicato al casnighese Giacomo Ruggeri, ultimo suonatore dell’intero arco alpino e virtuoso egli stesso dell’allegrezza.
La serata di presentazione ha raccolto un folto pubblico (già annunciata una replica il 6 settembre a Mapello) fra cui è stato facile notare cultori della musica popolare come Gigi Bresciani ed Ettore Roggeri de «Gli Zanni» di Ranica. Stupefacenti le doti di destrezza dei «campaninari» e le scoperte storiche, come la tarantella di apertura, composta a Gandino e suonata per la prima volta nel 1882 sulla sommità del campanile di Santa Croce, la chiesa più antica di Gandino. «Un tempo – aggiunge Villa – si ballava nei cortili e nelle piazze al suono di campane, baghèt e chitarre, tanto che a fianco della musica sacra sono innumerevoli nei repertori locali i valzer e le mazurke.
Si tratta di sonorità uniche, fuse in un contesto per certi versi irripetibile e per questo da salvaguardare e tramandare ». Importante in questo senso l’impegno di tutto il gruppo, che ha visto in campo Marisa Isacchi (prima voce), Lucio Mariani (contrabbasso), Giulio Ghezzi (mandolino e voce), Alberto Bonfanti (chitarra), Stefano Marozzo (percussioni), Giovanni Angelini (fisarmonica e baghèt). Il cd è stato registrato presso Suonovivo Bergamo la scorsa primavera e gode del patrocinio di Provincia di Bergamo, Abbm Associazione bande musicali, distretto «Le Cinque terre della Val Gandino», Gruppo campanari, Confraternite San Giuseppe e del Carmine di Gandino. Contiene fra gli altri il brano «Scottish Rataplam», dedicato da Mario Castelli alla formazione di Mapello.
Per la distribuzione del Cd informazioni ai numeri 346.8498380 e 333.9853876 oppure presso la Calzoleria Ferrari sul sagrato della basilica di Gandino.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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