Tasi, bollettini in ritardo Polemiche a Gandino

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17/06/2015
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L’ennesimo ritardo della burocrazia, ma più probabilmente il pegno pagato per il rodaggio di un nuovo servizio. Incertezze e qualche velata polemica hanno riguardato in questi giorni a Gandino il pagamento delle imposte comunali Imu e Tasi, per le quali il Comune, guidato dalla lista civica del sindaco Elio Castelli, ha approntato il nuovo servizio di recapito a domicilio dei bollettini di pagamento precompilati. Un cittadino, Angelo Bertocchi, ha inviato una missiva al sito internet de «L’Eco di Bergamo», segnalando come al 15 giugno «nessun cittadino avesse ancora ricevuto alcunché con l’ennesima tragicommedia delle file di cittadini molto alterati per la situazione ».
Un disservizio che - secondo il lettore - farebbe il paio con il precedente dello scorso autunno, quando la mancata trasmissione telematica al Ministero della delibera relativa alle aliquote Tasi da parte di un funzionario comunale, provocò un «buco» di oltre 300mila euro, chiuso grazie a una revisione dell’Imu e alla conseguente variazione di bilancio. «Il recapito dei bollettini - spiega l’assessore al Bilancio Maurizio Masinari - è in fase di completamento.
L’impegno per il Comune è stato particolarmente gravoso per creare la necessaria banca dati. Le aliquote sono state approvate il 28 maggio, quando è stato chiaro l’ammontare dei tagli dello Stato, che anche quest’anno toccano Gandino per circa 189mila euro. Dopo la pubblicazione sul sito web e la stampa dell’F24 c’è stata la spedizione per posta completata entro il 5 giugno». Non neghiamo, chiude Masinari, «la necessità di ottimizzare i tempi, ma va considerato che sono stati censiti 2.400 nomi per la Tasi e 4.800 per l’Imu. Abbiamo investito quasi 30 mila euro».

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