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Giornate intense di preghiera, destinate a restare fra i ricordi più belli della comu- nità di Barzizza a Gandino.
La statua della Madonna pellegrina di Fatima, dopo una settimana in San Nicola è ripartita in elicottero, com’era arrivata, alla volta di Rho, nel Milanese. Il fitto programma di celebrazioni è stato coordinato dal parroco don Guido Sibella, affiancato da don Vittorio De’ Paoli, assistente spirituale nazionale dell’Apostolato mondiale di Fatima. Molto partecipata, venerdì scorso, la Messa celebrata da monsignor Davide Pelucchi, vicario generale della diocesi (e curato a Gandino negli Anni Ottanta), così come quella del giorno successivo presieduta dal vescovo Francesco Beschi.
«A Fatima - ha sottolineato il vescovo - la Madonna si è rivelata ai piccoli, chiedendoci di apprezzare nei bambini, profeti del messaggio del Signore, la semplicità della fede». «Raccontare storie di fede come quella delle apparizioni portoghesi – ha aggiunto il vescovo ricordano il recente viaggio in Armenia e l’incontro con le comunità locali – aiuta a ritrovarsi attornoalla tavola cristiana, dove possiamo nutrirci del Pane di Cristo. È quanto avvenuto in questa settimana, utile per immagazzinare “calorie” da spendere nel servizio alla comunità e ai fratelli».
Domenica il cardinale Salvatore De Giorgi, arcivescovo emerito di Palermo, ha portato ai barzizzesi la benedizione di Papa Francesco. Nel pomeriggio, scortata da alpini e giovani mamme che hanno animato il Rosario, la statua è tornata in processione alla località Casèla, dove è stata salutata per l’ultima volta.
Don Guido ha ringraziato i volontari che in queste settimane hanno addobbato la frazione con ghirlande, fiori, striscioni e archi e contribuito a un impeccabile servizio logistico per parcheggi e servizio navetta.