Val Seriana, alt al gioco. I sindaci: sale aperte solo otto ore al giorno

Fronte comune: 18 paesi preparano un’ordinanza che limiterà il funzionamento dei locali slot 
Presto iniziative simili per le macchinette dei bar

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19/04/2015
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Dai 18 sindaci della media e bassa Valle Seriana azione comune per limitare l’apertura delle sale slot

Hanno mille ragioni, ma soprattutto centomila cittadini da difendere rispetto a quella che è una vera e propria piaga sociale.
I sindaci dei diciotto comuni che fanno capo all’Ambito media e bassa Valle Seriana, hanno deciso di emanare in modo congiunto, a inizio maggio, un’ordinanza limitativa dell’apertura delle sale slot e del funzionamento delle slot machine: funzioneranno non più di otto ore al giorno. La decisa presa di posizione è stata messa nero su bianco in un comunicato nel quale sottolineano come si tratti della prima di una serie di iniziative che verranno messe in campo nei prossimi mesi.

«Nel pieno rispetto della normativa vigente - si legge - e in linea con lo spirito delle legge regionale, i sindaci aderenti all’iniziativa vogliono mettere in atto misure volte a contenere l’impatto negativo delle attività connesse alla pratica del gioco d’azzardo lecito sugli individui, sulle famiglie, sulla comunità. In assenza di una legislazione statale forte, solo azioni congiunte tra i primi cittadini possono generare risultati concreti».
L’iniziativa nasce sul modello di altre che di recente hanno visto protagonisti i sindaci di alcune città (ad esempio Lecco), vincitori anche nei ricorsi al Tar presentati da associazioni di categoria. La necessità di garantire la salute pubblica rispetto al triste fenomeno delle ludopatie è la motivazione principale e purtroppo evidente: la Lombardia è la regione italiana con maggiore spesa assoluta per il gioco e la Bergamasca è al terzo posto fra le province lombarde per importo giocato pro capite.
«Coloro che soffrono di ludopatia – sottolineano i sindaci – possono mettere i loro posti di lavoro a rischio, indebitarsi in maniera ingente, trovarsi ad infrangere la legge per ottenere denaro». Lo schema di ordinanza che accomunerà i sindaci seriani (proposto dal delegato d’Ambito del Comune di Albino, Daniele Esposito) prevede per le sale giochi un orario di esercizio che va (tutti i giorni, festivi compresi) dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23. Analoghi orari verranno stabiliti anche per il funzionamento degli apparecchi (slot machine e simili) posizionati in altri tipi di locali (bar, ristoranti, alberghi, rivendite tabacchi, ricevitorie lotto, esercizi commerciali, agenzie di scommesse, negozi di gioco, sale bingo, ecc.).
In Valle Seriana, sin dal 2010, era stato il sindaco di Gromo Luigi Santus ad aprire la via a un intervento diretto, e negli ultimi tempi non si contano gli incontri proposti da Comuni e parrocchie su questo tema, come per esempio quelli organizzati lo scorso autunno dalle sette parrocchie della Val Gandino. Secondo alcune statistiche, il distretto Asl Valle Seriana, al Sert di Gazzaniga, ha in carico una quarantina di casi legati alle ludopatie. Numeri che negli ultimi quattro anni sono praticamente raddoppiati.
Da ricordare anche l’adesione di molti locali della Valle Seriana (circa 400 in tutta la provincia) alla campagna «No slot» lanciata da «L’Eco di Bergamo », che collabora attivamente con il Tavolo provinciale di prevenzione del gioco d’azzardo patologico (Gap) per la campagna «Azzardo bastardo, io gioco contro».

Autore: 

Giambattista Gherardi

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