Le telecamere vanno in rete. C’è già il progetto

Il Comune di Gandino impegnerà 40 mila euro 
E un comitato di cittadini chiede l’ampliamento del sistema di videosorveglianza a proprie spese

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03/01/2015
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L’area delle scuole elementari videosorvegliata a Gandino

Gandino punta al potenziamento della rete di videosorveglianza comunale, allestita in paese nel 2011.
La Giunta presieduta dal sindaco Elio Castelli ha infatti approvato il progetto esecutivo, redatto dall’ingegnere Massimo Giani, per il potenziamento dell’impianto esistente, costituito da una dozzina di postazioni di ripresa. «Il progetto comunale non prevede l’aggiunta di nuove telecamere – conferma l’assessore Paolo Tomasini – ma mette in atto un adeguamento infrastrutturale teso a rendere le immagini immediatamente fruibili per polizia locale e forze dell’ordine». In pratica le telecamere oggi attive (che registrano immagini su ogni singola postazione, successivamente visionabili) entreranno a far parte di una vera e propria rete informatizzata, in modo da centralizzare nel comando della polizia urbana la visualizzazione e la registrazione in tempo reale delle immagini.
«Un salto di qualità importante – aggiunge Tomasini – per garantire tempestività di verifica e intervento, sia per contrastare la triste piaga dei furti in abitazione, da cui anche Gandino non è rimasta indenne, sia per monitorare alcune aree sensibili oggetto di episodi di vandalismo oppure cruciali per l’accesso alle aree residenziali ».
Il progetto, che prevede per il Comune una spesa complessiva di circa 40 mila euro, è stato assegnato dopo gara d’appalto alla ditta Mega Electra di Gandino, che già aveva provveduto all’installazione delle prime telecamere quattro anni fa e che si è aggiudicata i lavori con un ribasso del 35%.

Nelle ultime settimane, grazie al progetto predisposto dal Comune, un comitato spontaneo di cittadini, residenti nella zona fra Cima Gandino e la frazione di Cirano, ha messo sul tavolo l’ipotesi di provvedere con fondi propri all’installazione di alcune telecamere aggiuntive nell’area di residenza, ottenendo dal Comune un assenso di massima al successivo inserimento nella nascente rete comunale. «Gli incontri intervenuti con i rappresentanti dell’amministrazione comunale – spiegano Angelo Rottigni e Piero Gelpi a nome del comitato – hanno confermato la fattibilità tecnica dell’ipotesi, fermo restando l’impegno da parte dei cittadini a reperire le necessarie risorse (si ipotizzano circa 15 mila euro)».
A essere interessate dalla possibile installazione di ulteriori telecamere sarebbero le vie Diaz, Colleoni, degli Alpini e Tinella, dove negli ultimi mesi si sono verificati furti con scasso (in azione in qualche caso la «banda del forellino») e intrusioni. «A inizio dicembre – aggiungono – abbiamo organizzato un’assemblea informativa a Cirano per raccogliere adesioni concrete all’idea, che ha già trovato un discreto seguito. Certamente non sarà semplice, ma crediamo da sempre che attivare qualsiasi possibilità sia il modo migliore per contrastare il dilagante senso di insicurezza che accomuna molti di noi.
Per contribuire al progetto sono attivi un recapito telefonico (348.7021444) e soprattutto un conto corrente bancario (codice Iban IT23T054 853060000 000001677 presso UBI Banca Popolare di Bergamo di Gandino) per i versamenti».

Autore: 

Giambattista Gherardi

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