Stop all’azzardo che consuma la vita

Val Gandino, incontri sulla dipendenza da gioco al centro della Settimana vicariale della carità

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Data pubblicazione: 

04/11/2014
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Una vera e propria malattia, una piaga sociale che richiede attenzione massima e costante. «L’azzardo non è un gioco» è l’efficace titolo della Settimana vicariale della carità che prende il via oggi in Val Gandino. È un appuntamento interparrocchiale che annualmente pone al centro della riflessione temi di particolare urgenza sociale.

L’attrazione delle macchinette
«Il gioco d’azzardo patologico – sottolinea don Corrado Capitanio, da poche settimane nuovo Vicario di Gandino, Leffe, Casnigo, Cazzano, Peia, Barzizza e Cirano – è una dipendenza riconosciuta fra i disturbi psichiatrici, che può comporta la compromissione del paziente dal punto di vista psichico, familiare e sociale.
È una piaga che riguarda da vicino anche i nostri paesi, dove troppe persone restano vittime dell’attrazione di macchinette o concorsi a premi, dove le possibilità di vincita sono estremamente basse, mentre sono praticamente certe la perdita di ingenti somme e le problematiche a livello comportamentale e sociale ». Il gioco d’azzardo è la terza industria italiana, e rappresenta il 3% del prodotto interno lordo nazionale. È il settore che Valli Seriana e di Scalve negli ultimi anni ha avuto i tassi di crescita più alti, per nulla intaccato dalla crisi economica che ha fatto da ulteriore moltiplicatore. In Italia i giocatori a rischio patologico sono almeno due milioni.
«Le persone più interessate al gioco – aggiunge don Capitanio – sono molto spesso le fasce più deboli e fragili della società, quelle che già affrontano a livello economico e psicologico i problemi legati alla crisi e alla precarietà del lavoro. Il malato di gioco è progressivamente incapace di resistere all’impulso di giocare e spesso si trova nella condizione di dover chiedere prestiti a fonti illegali.
Una spirale perversa che non può lasciare le nostre comunità semplici spettatrici ».

Offerte al Centro d’ascolto
La Settimana della Carità si apre oggi alle 20,30 nella chiesa di San Martino all’oratorio di Leffe. La concelebrazione sarà presieduta da don Marco Perucchini, direttore della Casa del Giovane di Bergamo, che proporrà una riflessione sul tema legata alla Parola di Dio. Giovedì 6 novembre alle 20,45 l’appuntamento è invece nel Salone della scuola materna parrocchiale di Cazzano, dove si terrà l’incontro dal titolo «Quando il gioco ti gioca».
Relatori saranno Gian Francesco Gervasoni, psicologo dell’associazione «Il Conventino» e Claudio Persico, operatore del dipartimento dipendenze dell’Asl di Bergamo, che collabora attivamente alla serata. Ulteriori appuntamenti sono in programma sabato(dalle 13,30 raccolta di vestiario, coperte, scarpe e borse) e domenica, quando in tutte le chiese del Vicariato verrà celebrata la Giornata parrocchiale della Carità, con offerte destinate al Centro d’ascolto Vicariale, attivo da più di 12 anni a Leffe.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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