È morto don Gianni Ceruti Da oltre trent’anni a Gandino

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Data pubblicazione: 

03/09/2014
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Don Gianni Ceruti aveva 83 anni ed era originario di Lurano

Da più di trent’anni era legato alla comunità di Gandino, cui ha riservato umile dedizione nel servizio pastorale. Si è spento ieri, all’età di 83 anni, don Gianni Ceruti, nativo di Lurano e che dal 1978 abitava nel paese della Valle Seriana. Da alcuni anni don Gianni, a causa del progredire di un male inesorabile, risiedeva nella locale casa di riposo, la Fondazione Cecilia Caccia Del Negro.
La notizia della morte si è rapidamente diffusa a Gandino e le campane della basilica gli hanno riservato, nella tarda mattinata di ieri, il saluto specifico dedicato ai sacerdoti. «Anche e soprattutto nella malattia – sottolinea il parroco don Innocente Chiodi, che in questi anni lo ha seguito da vicino – ha dimostrato la serenità del suo animo, il suo affidarsi comunque alla misericordia di Dio».

Venne ordinato nel 1956
Don Gianni Ceruti era stato ordinato sacerdote il 29 luglio del 1956, qualche settimana dopo i compagni di studio, a causa di una malattia che spesso ne ha minato le forze ma non la fede. Per dieci anni (fino al 1966) fu cappellano delle Figlie del Sacro Cuore di Ranica, dove è poi stato coadiutore sino al 1973. Per cinque anni, prima del trasferimento a Gandino, è stato parroco di Albenza.
In Val Gandino ebbe modo di conoscere le comunità da cui provenivano i compagni di studio don Luigi Torri di Gandino e don Evasio Alberti di Leffe, ma soprattutto affiancò quale vicario parrocchiale l’allora prevosto e amico monsignor Alessandro Recanati, morto lo scorso 28 febbraio. Don Gianni Ceruti risiedeva in piazza Santa Croce, a pochi passi dall’omonima chiesa. Con affetto e dedizione ha seguito per molti anni la pastorale di anziani e ammalati, con una particolare attenzione agli ospiti della casa di riposo e all’Unitalsi, di cui era referente. Un servizio umile e generoso, che nelle sofferenze degli ultimi anni la parrocchia ha ricambiato con affetto e premura, certa di interpretare la gratitudine di tanti gandinesi.

Suo l’asterisco del bollettino
La discrezione e la fede semplice e autentica di don Gianni erano condensate in un piccolo asterisco, un segno grafico che negli anni ’80 utilizzava per firmare gli editoriali che mensilmente pubblicava sul bollettino parrocchiale. La salma di don Gianni Ceruti è stata composta nel Salone Maconi del centro pastorale di via Bettera, a pochi passi dalla basilica.
Domani alle 18 si terrà una veglia di preghiera. Giovedì pomeriggio, con inizio alle 15, verranno celebrati i funerali, presieduti dal vescovo Francesco Beschi e da monsignor Davide Pelucchi, vicario generale della diocesi. Quest’ultimo aveva condiviso con don Gianni, dal 1979 al 1985, gli anni da curato proprio nella comunità di Gandino.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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