Gandino punto di partenza de L’Eco café. Clou del weekend la manifestazione sportiva tipica abbinata alla Notte Bianca
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Tutto comincia con cento uova, che diventano migliaia per fare delle tipiche frittate in una notte di sorprese. Ha un particolare effetto moltiplicatore la Corsa delle uova che domani ripropone il binomio con la Notte Bianca, rinnovando (dopo l’esordio assoluto nel 2012) anche il feeling con L’Eco café, il progetto itinerante de «L’Eco di Bergamo» che in Valle Seriana apre il tour di 14 tappe. Il centro storico gandinese si animerà sin dalle 19, con gli aperitivi proposti da numerosi esercizi che allestiranno spazi all’aperto. Allo scoccare delle 20,30 (esattamente dopo i rintocchi dal campanile della basilica), partirà l’originalissima sfida, che dal 1931 mette di fronte due atleti: il primo impegnato a raccogliere, una per una, cento uova poste a un metro l’una dall’altra fra il municipio e la chiesa di Santa Croce; l’altro lanciato di corsa verso Fiorano e ritorno, per un tragitto di poco superiore agli 11 chilometri. Ideatori e primi concorrenti furono Giovanni Bonazzi e Renzo Archetti, al tempo diciottenni.
Quest’anno toccherà ad Alessandro Noris (vincitore come podista nel 2013, ma ora impegnato sulle uova) e Luca Lanfranchi, alla quinta partecipazione e vincitore nel 2011. A riportare in auge la manifestazione è stato negli anni ’80 l’Atalanta Club Valgandino (guidato dal presidente Enzo Conti).
I «gioielli»
«Nella prima domenica di luglio – sottolinea Antonio Rottigni, delegato al turismo del Comune – Gandino celebra i Ss.Martiri Patroni. La Corsa delle uova è l’evento clou che apre un fine settimana di festa cui negli anni dispari si associa anche la rievocazione storica In Secula. È un’occasione in cui il paese mostra tutte le sue potenzialità turistiche. Ci sono innanzitutto la suggestione architettonica del centro storico di stampo medioevale, la maestosa Basilica con il Museo di Arte Sacra (fra i maggiori al mondo per ori, argenti, merletti e antiche sete), i palazzi nobiliari e il complesso conventuale delle Orsoline.
Ci sono soprattutto tante storie, uniche e originali, da raccontare, come quelle legate alle camicie dei Mille di Garibaldi, al saio di Padre Pio o al Mais Spinato, che qui arrivò, primo luogo in Lombardia, nei primi decenni del 1600. Sono punti di partenza incredibilmente strategici per fare sistema, anche in vista di Expo. Stiamo organizzando uno specifico tavolo di lavoro, attorno al quale portare le realtà del volontariato (essenziali con il loro fattivo entusiasmo) ma anche quelle di categoria, a cominciare dai commercianti. Il dialogo e le sinergie sono gli elementi distintivi di un progetto in cui crediamo con entusiasmo».
«Fare squadra»
In prima fila c’è l’associazione «I negozi per Gandino», presieduta da Davide Rottigni, che coordina tutti gli aspetti legati alla Notte Bianca. «In tempi di congiuntura negativa – spiega – gli sforzi per fare squadra ed essere motivati devono giocoforza essere moltiplicati. La Val Gandino ha ormai abbandonato la vocazione tessile e manifatturiera e deve necessariamente lavorare su una proposta commerciale al passo con i tempi e con le istanze ricreative di residenti e turisti».
Le «risposte » programmate per domani sono sicuramente forti e chiare: fra piazze e palazzi circolerà il Gandino Express, il treno turistico che porterà in paese il glamour della Riviera; dj set, musica dal vivo, gonfiabili e animazione si abbineranno in ogni angolo alle proposte enogastronomiche dei vari esercizi. In piazza Vittorio Veneto la mostra dell’Associazione artistica Seriana sarà abbinata al punto espositivo e didattico del Mais spinato di Gandino. Sino alle 24 è in programma anche l’apertura straordinaria del Museo della Basilica.