Sono ancora da accertare con precisione le cause e le modalità che hanno portato, nel pomeriggio di ieri a Gandino, al feri- mento di un cinquantasettenne residen- te nella frazione di Barzizza.
Attorno alle 16 l’uomo, che lavora nel settore edile, stava percorrendo la via Ca’ da Pì, la strada che dalla nuova rotatoria vicino all’asilo conduce al monte Farno, bypassando l’abitato di Barzizza. Lungo il nuovo tratto, aperto al traffico dal Comune nel gennaio 2010, il cinquantasettenne stava conducendo a un pascolo soprastante due giovani cavalli d’allevamento. Un’attività consueta per lui spesso impegnato nelle incombenze della cascina di famiglia, situata poco distante.
Non ci sono testimoni oculari dei fatti, se non una donna, impegnata da qualche settimana nella gestione del rifugio Parafulmine nella zona della Montagnina, che scendeva a valle con il fuoristrada in dotazione agli operatori dello Sci club Valgandino. Ha trovato l’uomo semicosciente, disteso al centro della sede stradale. Compresa la gravità della situazione ha immediatamente allertato i soccorsi. Sul posto è stata inviata un’ambulanza della Croce Verde di Colzate, arrivata in pochi minuti.
L’equipaggio ha prestato le prime cure e valutate le condizioni del ferito, ha allertato, in codice rosso, l’elicottero del 118. Il velivolo è successivamente atterrato, con abile manovra del pilota, in un prato scosceso all’esterno di un tornante poco lontano. Per gli accertamenti è intervenuta una pattuglia dei carabinieri di Gandino, supportati da un’agente della polizia locale di Leffe che transitava in zona. Il ferito è stato trasferito in prognosi riservata, stante l’indisponibilità all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, nel reparto di rianimazione dell’ospedale Alessandro Manzoni di Lecco. Impossibile stabilire con certezza la dinamica dell’accaduto: potrebbe essersi trattato, con tutta probabilità, di un malore ma è da valutare anche la presenza degli animali. I cavalli, di piccola taglia, sono rimasti nelle vicinanze.
Gli accertamenti medici potranno stabilire con maggior precisione il quadro clinico dell’uomo, le cui ferite potrebbero essere legate anche alla caduta sull’asfalto, successive al malore eventualmente all’origine dell’accaduto.