Il premio organizzato in ricordo di POnziano Loverini era stato consegnato domenica, ma ora dovrà essere riassegnato
Dovrà essere riassegnato il premio «Giovane pittura italiana» promosso dal Comune di Gandino in collaborazione con la Provincia e inserito nelle celebrazioni per il 75° della morte del pittore Ponziano Loverini, ancora in corso di svolgimento (la conferenza conclusiva di Fernando Noris si terrà venerdì sera a Trescore). Il premio era stato attribuito a Marta Dell'Angelo, pittrice milanese, e consegnato domenica nella serata organizzata dal Comune di Gandino nella sala esposizioni della Pro loco, al piano terra del «Salone della Valle». Ma la vincitrice, a sorpresa, è risultata non possedere i requisiti richiesti dal bando: il concorso era riservato ad artisti «under 30» e la pittrice ha 33 anni.
A segnalare all'organizzazione la situazione anomala è stato uno degli altri 10 concorrenti (di cui due fuori concorso per superati limiti di età), provenienti da tutta Italia. Il premio, alla sua prima edizione, prevedeva per il vincitore la somma di quattromila euro che, ovviamente, verrà ora attribuita a chi è in possesso dei requisiti richiesti. «I concorrenti erano stati tutti contattati prima che si riunisse la giuria – ha spiegato il direttore del Progetto Loverini, Antonia Abbatista Finocchiaro – e hanno confermato i loro dati anagrafici. Ci siamo fidati delle dichiarazioni, contando sulla loro correttezza e lealtà, anche perché prima o poi l'incongruenza sarebbe saltata fuori. Sono sinceramente dispiaciuta dell'accaduto a cui porremo rimedio».
Sorpresa e sconcerto hanno manifestato Luciana Previtali Radici, a nome di Radici Group, sponsor del premio, e il sindaco di Gandino, Gustavo Maccari. In un breve comunicato, il direttore del Progetto Loverini afferma: «Il premio verrà riattribuito mediante una prossima nuova convocazione della giuria di cui daremo tempestiva informazione». La giuria, presieduta da Giacinto di Pietrantonio, direttore della Galleria di arte moderna e contemporanea di Bergamo, pare orientata a riunirsi domani, prima dell'apertura della mostra, prevista alle 18 a Bergamo, nella sala Camozzi della Provincia (passaggio Sora). L'esposizione resterà aperta fino al 10 marzo dalle 15,30 alle 19,30.