L'arte incontra la fede: al via il percorso «Vedere l'invisibile

Ciclo di conferenze in 10 parrocchie della Bergamasca...

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24/02/2004
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Parola d'ordine: valorizzare. A mappatura compiuta, basta interrogare o consultare e i dati sui tesori dell'arte sacra arrivano al millesimo da ogni angolo della provincia. L'oggetto ritrovato è lì, bello, restaurato e catalogato, pronto a svelare la bellezza nascosta: una storia che si intreccia con quella del territorio e della tradizione di fede. A svelare significati e vicende celate agli occhi di fedeli e non solo, provvederà il ciclo di conferenze tematiche «Vedere l'invisibile», a cura di Alessandra Civai, Silvia Muzzin e Andrea Pilato.
Patrocinati dalla Provincia e dalla Diocesi di Bergamo e organizzati da «Arte in luce», gli incontri toccheranno dieci parrocchie della provincia attraverso un percorso che prenderà le mosse da Romano di Lombardia per concludersi nella basilica di Sant'Alessandro in Colonna, a Bergamo (tutti gli incontri si terranno il venerdì alle 20,30).
Storia, significati e simboli dell'arte sacra nella terra di Bergamo saranno illustrati da due studiosi: uno storico dell'arte e un esperto di liturgia e iconografia sacra si alterneranno nella lettura di alcune opere d'arte. «L'idea di vedere l'invisibile – spiega Silvia Muzzin – nasce dalla necessità di valorizzare la catalogazione, che diversamente rischierebbe di rimanere lettera morta». Obiettivo: consentire al pubblico di scoprire un patrimonio di arte e di fede spesso dimenticato. Come? «La visione diretta degli oggetti all'interno della chiesa si accompagnerà a un'analisi più dettagliata attraverso la proiezione di immagini realizzate durante la campagna di catalogazione – aggiunge Silvia Muzzin –. Opere d'arte, altari, cicli d'affreschi possono così tornare a dialogare con il fruitore e svelare i significati nascosti».
Tra i temi affrontati ci saranno la Crocifissione da Tintoretto a Caniana (Romano di Lombardia, 5 marzo), la Madonna Addolorata tra arte e devozione (Nembro, 12 marzo), dalla Croce alla gloria (Grumello del Monte, 19 marzo). La tappa successiva riguarderà la raffigurazione della Passione sulla via del Calvario (Sarnico, 26 marzo); la riflessione si soffermerà poi sulle virtù della Penitenza secondo Giovan Battista Caniana e Andrea Fantoni (Gandino, 2 aprile), approfondirà la Santissima Annunziata: l'icona e il miracolo (Verdello, 16 aprile) per arrivare alla gloria di Cristo e della Vergine nell'altare del Rosario (Alzano Sopra, 23 aprile).
Si proseguirà con San Giacomo Maggiore e il pellegrinaggio (Pontida, 29 aprile) per arrivare alla conversione: esperienza mistica attraverso l'arte (S. Paolo d'Argon, 7 maggio). L'analisi finale riguarderà i santi patroni Alessandro e Grata nelle opere di Cavagna e Salmeggia conservate nella basilica di Sant'Alessandro in Colonna a Bergamo (12 maggio).
«L'intento – precisa don Lucio Carminati – è quello di fare degli oggetti catalogati strumenti di catechesi, di parlare del Vangelo attraverso l'arte in tempo di Quaresima. Grazie ad occhi esperti e sensibili, arredi e dipinti possono svelare il bello letto nella sua dimensione spirituale». Incontri a tema, ma non solo, perché in prospettiva il progetto potrà avere uno sviluppo più articolato e capillare attraverso mostre tematiche coordinate dal Museo diocesano, iniziative rivolte anche a un pubblico giovane e alle scuole, oltre alla valorizzazione del territorio con altri percorsi nel periodo estivo.
«Riportando l'attenzione su calici, pianete, affreschi e altari – conclude l'assessore Tecla Rondi – si possono creare diversi livelli di accesso ai tesori dell'arte sacra, trasferendo un patrimonio di informazioni a nuovi target di fruitori». E tra un'opera e l'altra puntare l'occhio e la curiosità al territorio.

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Sa. Lo.

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