I Giovanelli: il lavoro, le fortune e la nobiltà di uomini coraggiosi

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Un cortometraggio animato che vede protagonista la nobile famiglia Giovanelli de' Noris, il casato probabilmente più importante della storia dei mercanti gandinesi di panni lana.
Realizzato nel 2006 da Nikitadesign nell'ambito del progetto didattico «Artebus» per avvicinare i ragazzi alla conoscenza della storia locale. Il progetto è stato voluto dal Museo Bernareggi di Bergamo e realizzato grazie all'appoggio della Regione Lombardia e della Provincia di Bergamo.

I Giovanelli

I Giovanelli erano ricchi mercanti e alcune «leggende metropolitane» narrano addirittura che la famiglia avesse il vezzo di utilizzare attorno al tavolo, per sedersi, dei grossi sacchi di monete d'oro. La ricchezza del casato gandinese raggiunse una tale entità che anche l'imperatore d'Austria Ferdinando Massimiliano ottenne un prestito per finanziare alcune campagne di guerra, elargendo in cambio titoli nobiliari. Nel cortometraggio vengono evidenziate le figure di tre Giovanelli particolarmente famosi: Gian Andrea, nato nel 1618 e morto appena 30 anni dopo, che fu barone di Telvana e salvò il castello di San Benedetto in Ungheria dalla minaccia dei Turchi, dove possedeva ricche miniere di rame; Gualtiero (morto attorno al 1590) che fu capitano di cavalleria dell'esercito di Carlo V e guidò i soldati alla riconquista di Costanza; Francesco (morto intorno al 1583) che fu architetto militare e capitano generale dell'artiglieria dell'imperatore Rodolfo II.
Vengono ricordate le grandi elargizioni dei Giovanelli alla comunità di Gandino: l'antico monastero benedettino (ora sede della casa delle Orsoline di Gandino), i palazzi di famiglia (in quello di via Castello c'è un magnifico portale alto oltre sei metri, in pietra arenaria). Non va dimenticata la basilica di Santa Maria Assunta, per la quale i Giovanelli furono prodighi di doni, a partire dalla grande cupola centrale, disegnata Giovan Maria Bettera. Da rilevare che per fortunata coincidenza saranno proprio i Giovanelli i protagonisti della monumentale rievocazione storica «In Secula», già programmata dalla Pro loco per sabato 30 giugno 2007, vigilia della festa dei Santi patroni.

Artebus

Impara l'arte… e non metterla da parte, anzi, divertiti e scopri il fascino della storia legata alle nostre valli. Parafrasando un noto proverbio, sembra essere questo il messaggio che scaturisce da «Artebus», il progetto didattico voluto dal Museo Bernareggi di Bergamo e realizzato grazie all'appoggio della Regione Lombardia e della Provincia di Bergamo.
Il progetto coinvolge direttamente due comunità della Valle Seriana: Gandino (con il suo ricchissimo Museo di arte sacra e la basilica di Santa Maria Assunta) e Alzano Lombardo (con le sagrestie della basilica di San Martino, realizzate grazie a una memorabile sinergia da Andrea Fantoni e dalla bottega dei Caniana).
«Artebus» consente agli alunni delle scuole dell'obbligo di sviluppare un percorso didattico completo, grazie a schede interattive, visite guidate e attività che coinvolgeranno anche la lingua inglese, con tanto di laboratori di sbalzo su carta-alluminio, per imitare gli artisti che arricchirono le basiliche di ori e argenti lavorati, e di telaio, sulle orme dei mercanti di lana di Gandino. Si tratta di un progetto nuovo che per modalità di realizzazione raggiunge senza dubbio l'obiettivo di formulare una proposta «impegnativa» in una maniera adeguata rispetto ai gusti dei bambini, senza disdegnare comunque messaggi di grande spessore culturale.
Un apposito pullman attrezzato condurrà le scolaresche direttamente sui luoghi di visita. Sul torpedone l'allestimento riprodurrà una piccola aula scolastica: sarà possibile vedere su quattro monitor un Dvd animato che in maniera divertente introdurrà i «novelli turisti» alla successiva visita ai Musei. La «chicca» del progetto è proprio la realizzazione di un cortometraggio animato attraverso il quale i ragazzi delle scuole saranno introdotti alla storia della famiglia Giovanelli (per Gandino) e al progetto di realizzazione delle sagrestie di San Martino (per Alzano).

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