Echi d'Organo 2008 - Concerto del 15 Novembre

Data pubblicazione: 

15/11/2008
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Brani in programma

A. Vivaldi - Concerto in do magg. per due trombe (allegro – largo - allegro)
G. Fumagalli, G.Verdi da «Messa Solenne tratta da opere del celebre Verdi» op. 185: Versetto per il Gloria da “Traviata”, Offertorio da “Traviata”, Elevazione da “Traviata”, Marcia per dopo la Messa da “Aida” (organo)
F. Manfredini - Concerto in re magg. per due trombe (allegro – lento – allegro)
G. Ridolfi - Concerto per organo senza strumenti in re magg. (allegro –andantino – presto)
G. Torelli - Sinfonia per due trombe in re magg. (allegro –grave – allegro)
T. Dubois - Toccata (organo)
G. Ph. Telemann - Concerto in sib magg. per due trombe (maestoso – allegro – grave – vivace)

Gli esecutori

Alessandra Mazzanti
Nata a Bologna, si è diplomata in Organo e Composizione Organistica con Maria Grazia Filippi, in Musica Corale e Direzione di Coro con T. Gotti, in Composizione con I. Vandor e in Direzione d'Orchestra con L. Acocella presso il Conservatorio “Martini” di Bologna. Ha seguito corsi di interpretazione con L.F. Tagliavini, M. Radulescu e M. Henking ed ha un'intensa attività con tournée e concerti in Italia, Francia, Germania, Austria, Belgio, Polonia, Svizzera, Spagna, Uruguay e Argentina. É organista della Basilica di S. Antonio da Padova di Bologna. E' vice presidente dell'Associazione Italiana Organisti di Chiesa. Recente l'incisione, edita da Bongiovanni, dal titolo “La gioia della danza”. Ha inciso inoltre la Via Crucis di Liszt per soli, coro e organo. E' Direttore Artistico dell'Assoc. Musicale «Fabio da Bologna», del ciclo di concerti “Ottobre Organistico Francescano” presso la Basilica di S. Antonio di Bologna, e del ciclo di concerti d'organo “Venerdì a Stella Maris” presso la chiesa di Stella Maris a Milano Marittima (RA). È docente di Organo e Canto Gregoriano nel corso tradizionale, di Modalità e Canto Gregoriano e di Organo (Repertorio Classico e Romantico) nel II Livello Sperimentale presso il Conservatorio “Maderna” di Cesena. La sua attività compositiva annovera esecuzioni all'interno di importanti cicli di concerti in Italia e all'estero, Festival internazionali e registrazioni per la Radio italiana. Ha vinto per due stagioni consecutive il Concorso di Composizione «Noferini» indetto dal Conservatorio «G.B.Martini» di Bologna nel 1985 e „86. In qualità di direttore d'orchestra,si è perfezionata con D. Pavlov e G. Dimitrov. Ha diretto l'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna in occasione della prima esecuzione di P. Santucci Jubilaei Festum. Dal „97 al 2001 ha diretto il Coro e Orchestra della Cappella Musicale Arcivescovile di Santa Maria dei Servi di Bologna. Dal „95 è Direttore del Coro Polifonico “Fabio da Bologna” ed ha fondato e dirige l'Orchestra “Fabio da Bologna”.

Alberto Astolfi
Nato a Bologna, si è diplomato brillantemente presso il Conservatorio “G.B. Martini”. Ha fatto parte di numerose orchestre collaborando anche in qualità di solista con illustri musicisti (N. Magaloff, U.Ughi, P. Maag, H. Holliger, A. Sacchetti, S. Gazzelloni, A. Bacchelli, C. Eschenbach, A. Bernard, S. Meyer, G. Kuhn, L. Pavarotti, J. Carreras) ottenendone vivi consensi. Attualmente svolge un'intensa attività concertistica in Italia e all'estero collaborando con l'orchestra da camera “I solisti di Bologna” diretti dal maestro R. Bonucci e con il gruppo di ottoni “Petronius” del quale è componente. In duo con l'organista A. Mazzanti si esibisce specialmente con la tromba piccola su tutto il repertorio barocco.

Luigi Zardi
Si è diplomato presso il Conservatorio “Martini” di Bologna con G. Pistocchi. Ha proseguito gli studi sotto la guida di: L. Cadoppi, D. De Sena, S. Burns, P. Thibaud, T. Stevens, A. Dell'Ira e G. Parodi. Nel „94 ha vinto l'audizione di Tromba per l'Orchestra “Filarmonica Italiana” di Trento. Ha inciso la colonna sonora del film “Viva San Isidro” e una raccolta di musiche Rinascimentali per Ottoni. Si è esibito a: Beirut, Gstaad, Parigi, Strasburgo e Cronenburg. Ha suonato con le Orchestre: della Regione Toscana, dell'Arena di Verona, della RAI di Torino, della Repubblica di San Marino, della Filarmonica di Udine, da Camera di Bologna, la “Toscanini”, ecc. Svolge concerti col quintetto d'ottoni Petronius Brass e con la Cappella Musicale Arcivescovile “S. Maria dei Servi” di Bologna. Dal „97 al 2000 ha frequentato il corso A.F.O.S. dove si è esibito in numerosi concerti (Ravenna Festival, Umbria Jazz,Regio di Parma,teatro Scala di Milano, ecc.)

L'organo

Organo a trasmissione meccanica, costruito da Adeodato Bossi-Urbani di Bergamo nel 1858. Lo strumento, collocato in cantoria in “cornu Evangelii” è racchiuso in elegante cassa lignea di pregevole fattura e posto in vano ricavato appositamente nel muro. Prospetto di n. 33 canne in stagno, formanti cinque cuspidi più due organetti morti (11–11) posti al di sopra di esse; bocche allineate a labbro superiore a mitria (seconda e quarta cuspide rialzate). Due tastiere di n. 61 tasti (DO1–DO6) in ebano (diatonici) e osso (cromatici). Pedaliera a leggio di n. 27 pedali (DO1–RE3). Estensione reale dei registri di pedale: DO1 – RE3. Registri inseriti da manette ad incastro orizzontale disposte su doppia colonna a lato destro delle tastiere per il Grand'Organo e da pomoli disposti in unica fila a lato sinistro per l'Organo Eco.

La Chiesa

Basilica di S.M. Assunta
La trasformazione della Chiesa quattrocentesca iniziò nel 1623, su progetto di Paolo Micheli. Alla sua morte subentrò G.M. Bettera, al quale si deve la realizzazione della grande cupola ottagonale ultimata nel 1640. la chiesa fu consacrata nel 1654, ma i lavori di finitura proseguirono: vennero eretti 11 altari, ultimate le mostre in legno dei due organi, eseguita la decorazione pittorica, eretto il campanile a pianta esagonale, alto 77 metri. L'interno è ricco di opere di artisti provenienti da una vasta area italiana – tra cui S. Cantarini e P. Zimengoli – ed europea, attivi tra il XVII e XVIII sec. La basilica conserva opera di G. Cerruti, detto il Pitocchetto. Tra gli scultori si annoverano i Caniana, i Fantoni, i bresciani Carra, il tirolese Hillepront, i marmisti ticinesi Manni.

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