Su Leccoprovincia.it le camicie garibaldine di Gandino

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sul giornale on line 'Leccoprovincia.it' il 2 Giugno 2011 è stato pubblicato un articolo che parla di Gandino e delle camicie rosse di Garibaldi.
Lo riportamo qui di seguito...

 

Presso la Biblioteca Civica di Gandino, Alta Val Seriana Comune in provincia di Bergamo, il Sig. Andrea, ‘lavoratore socialmente utile’ in mobilità, presta servizio con grande attenzione.
Chiedo che strada devo fare per raggiungere la Tintoria Scarlatti di Prat Serval dove furono  confezionate e tinte le camicie rosse di Garibaldi. “Le chiamo l’Assessore al telefono”, risponde prontamente Andrea e così l’Assessore alla Cultura Filippo Servalli di Gandino , gentilmente racconta “il 2 Giugno 2011,  Festa della Repubblica Italiana, consegnerò 100 camicie rosse a tutti i cittadini italiani che ne hanno fatto richiesta dal giorno celebrativo dell’Unità d’Italia sino ad esaurimento, che riproducono fedelmente le storiche divise scarlatte dei Mille prodotte a Gandino nel 1860.

La tiratura, limitata e numerata, prevedeva 150 camicie. La prima camicia è stata consegnata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 17 marzo 2011. Domani, a Copenaghen  verrà consegnata un’altra camicia garibaldina dal ‘Teatro Prova’ di Bergamo e una verrà inviata al Sindaco del Comune di Marsala per significare lo sbarco di Giuseppe Garibaldi.

Moltissime sono state le prenotazioni delle camicie rosso scarlatto, ma questa sera ne consegnerò 18 ai diciotto produttori locali che hanno contribuito alla riuscita del meraviglioso lavoro di fino dell’indumento: chi si è occupato dei bottoni, chi delle asole, che del tessuto…la lana utilizzata arriva dal Brasile, ma il misto-sintetico è stato prodotto dalle aziende del territorio. Sono molto soddisfatto, perché il lavoro artigianale e minuzioso è stato realizzato in filiera a km. zero. Adesso dovremo decidere se e come  continuare la produzione con un marchio registrato”.

Dal centro del Paese percorro una stradina che sale verso Valpiana, prati verde chiaro con aquilegie ciondolanti, diluiscono il verde scuro del bosco. La tintoria e una casina ai margini di un declivio di frassini e noccioli. Due tricolori scendono dalle finestrelle e in mezzo una lapide posta nel 1961 dal Comune di Gandino per ricordare il primo centenario dell’Unità d’Italia,con le parole di Don Antonio Giuliani:

Qui
arte vetusta tinse
le camicie rosse
che sangue generoso
avrebbe ritinto
nelle battaglie della libertà.

Scorgo un foet, scoiattolo, rosso come le camicie fuggire oltre il rigagnolo che scende schiumoso dal monte. Non c’è nessuno, solo un paesano in cerca di lumache al di là del muricciolo e  una striscia di azzurro che rompe le nuvole grigie.

Maria Francesca Magni

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