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Si è conclusa in trionfo la partecipazione della delegazione di Gandino alla “Disfida della Polenta”, manifestazione enogastronomica organizzata a Varzi, la patria del salame crudo, in provincia di Pavia.
Si trattava di una due giorni dedicata ai prodotti tipici e alla valorizzazione della polenta, quale alimento importante nella dieta moderna e mezzo indispensabile di promozione del territorio in chiave agricola e turistica.
Sabato la delegazione di Gandino, guidata dal presidente della Pro Loco Lorenzo Aresi, ha presenziato alla cerimonia di inaugurazione, presenti i sindaci delle comunità locali, gli assessori della Provincia di Pavia e i responsabili della Coldiretti.
La manifestazione fieristica era allestita nel grande mercato coperto di Varzi, inaugurato per l’occasione, con stand di degustazione e promozione provenienti da ben 13 regioni italiane.
Un convegno tenuto al mattino nella vicina tensostruttura ha posto l’accento sulle peculiarità che l’attenzione ai prodotti tipici può valorizzare, soprattutto in ambito turistico, ove l’enogastronomia è senza dubbio riferimento essenziale.
La “squadra” gandinese ha giocato tutte le carte a sua disposizione, presentando uno stand molto ricco, con degustazione di formagelle di monte (provenienti dagli alpeggi gandinesi, del Farno e di Valpiana), salami e cotechino. Molto apprezzata anche la “cruca” il dolce con uvette della tradizione gandinese, che viene preparato in occasione del Venerdì Santo.
Uno spazio importante anche per la produzione vinicola della casa Medolago Albani di Trescore e per pubblicazioni e opuscoli distribuiti in maniera copiosa. La delegazione di Gandino aveva predisposto anche una postazione video con immagini relative a Gandino e alle sue bellezze artistiche, alla rievocazione “storica” In Secula e al cartoon che racconta l’epopea della grande famiglia Giovanelli.
Asso pigliatutto sono stati i costumi seicenteschi indossati da 5 figuranti, che uniti al Gruppo Storico degli Arcieri Valgandino hanno catalizzato l’attenzione di pubblico e autorità, creando una coreografia davvero indovinata. Non mancavano nemmeno i rappresentanti del comitato della “Gustar Gandino”, che il prossimo 8 luglio riprorrà a Gandino la manifestazione che abbina arte, natura e buona tavola. Da non dimenticare il contributo degli Amici del Museo, presenti con proprio materiale divulgativo relativo alla Basilica e al Museo, e dell’Animalcortile, che ha offerto un supporto logistico indispensabile.
Domenica 25 marzo il gran finale e la “disfida” vera e propria. Le varie Pro Loco hanno preparato la polenta nei classici paioli, in un’area attrezzata un poco disturbata dal maltempo. La polenta è stata abbinata alle pietanze preparate dagli allievi dell’Istituto Alberghiero di Salice Terme e giudicata da un’apposita commissine.
Molti hanno estratto dal cilindro le proprie “armi segrete”, e anche Gandino non è stata a guardare: l’acqua di Prat Serval (portata nell’Oltrepò Pavese con apposite taniche) e la farina “made in Gandino” hanno consentito di raggiungere una vittoria clamorosa e insperata. Merito soprattutto del capo-paiolo Battista Campana e dei suoi assistenti, Simone Aresi e Alessandro Noris.
Tripudio finale per tutta la delegazione composta da oltre trenta persone, che ha ricevuto una targa e un attestato da parte dell’organizzazione, che ex aequo con i gandinesi ha classificato la polenta di Romagnese, un centro in provincia di Pavia.
Ricordiamo che Gandino vanta, sempre riguardo alla polenta, un altro primato: è stato il primo luogo in Lombardia ove, nel 1632, fu piantato il mais.