«Primavera» in Val Gandino: su il sipario con Mike Olson

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Data pubblicazione: 

07/05/2014
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Mark Olson e Ingunn Ringvold

La rassegna «Primavera musicale in Val Gandino» quest’anno propone un viaggio lampo nel mondo della canzone d’autore americana.
Stasera nel cortile di Palazzo Pezzoli a Leffe vanno in scena Mark Olson & Ingunn Ringvold, mentre il 15 maggio in piazza Vittorio Veneto a Gandino salgono sul palco James Maddock & Alex Valle.
I concerti iniziano entrambi alle 21 e sono ad ingresso libero. Due appuntamenti soltanto, ma di qualità. I comuni coinvolti, in collaborazione con GeoMusic, hanno scelto di tenere un profilo alto dal punto di vista artistico. Meno appuntamenti, ma di buona qualità.
Mark Olson è una delle figure di primo piano della scena cantautorale statunitense, tra i pionieri del country alternativo, musicista di talento impegnato a indicare insoliti sentieri nel tracciato del neo-folk. Il suo stile, il suono, nel tempo si sono evoluti e hanno acquisito una forma originale che risente di elementi di world music del Caucaso e dell’Africa in particolare. Olson vanta un passato nella band Jayhawks ed è uno degli artisti più segnalati dalle riviste specializzate di tutto il mondo. Si esibisce accompagnato da Ingunn Ringvold, alle percussioni e tastiere. Come solista ha debuttato nel 2007 con l’album «The Salvation Blues». Mentre risale al 2010 «Many Colored Kite», altro capitolo di raro impatto poetico. Il bello dello stile di Mark Olson è che lo ritrovi dove non te l’aspetti, oltre le stilizzazioni classiche del folksong d’autore americano.
Quanto a James Maddock, lui è un inglese trapiantato in America. Nato e cresciuto a Leicester, in Inghilterra, la sua carriera musicale è cominciata e si è sviluppata negli Stati Uniti. S’innamora di una donna e arriva a New York. Poi la storia finisce, ma lui se ne resta lì, stregato dalla città. Nel 2000 fonda la band Wood con cui realizza l’album «Songs From Stamford Hill». Il singolo del disco, «Stay You», entra in classifica e viene incluso nella colonna sonora della fortunata serie televisiva «Dawson’s Creek».Dopo la parentesi Wood, si rifugia nel Lower East Side, lontano dai palchi, e lì rimane senza incidere dischi per diversi anni. Il 2009 è l’anno del grande ritorno e del primo album solista, «Sunrise On Avenue C». La voce è roca, soffusa, impastata di whiskey, trasuda dolcezza e disperazione, alla maniera del primo Rod Stewart.
Le ballate hanno un respiro metropolitano, sono sincere, sanno di vita vera, di belle ragazze che vanno sempre via, di chance buttate al vento, di albe indimenticabili scrutate nella New York di Woody Allen.

Autore: 

U. B.

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