Si avvera il sogno di Stefania: Farà teatro negli Usa

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03/04/2014
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Stefania Rizzo di Gandino lavorerà a Pittsburgh

«Vado a vivere un sogno... anzi, una realtà».
C’è l’entusiasmo di una nuova avventura nelle parole con cui Stefania Rizzo, 30 anni di Gandino, ha chiuso la mail di saluti agli amici, nell’imminenza del viaggio che, oggi, la porterà negli States. Impegnata da tempo nel mondo della cultura, Stefania negli ultimi tre anni è stata autrice di altrettanti libri. Ora la chance importante: si trasferisce a Pittsburgh, Pennsylvania, per lavorare in teatro. «Sarò al fianco di Alan Stanford – scrive Stefania nei suoi saluti – un regista teatrale con cui collaborerò per la messa in scena di una commedia degli anni ‘40 in un teatro della città. Lavorerò con veri professionisti ed Alan si è offerto e proposto di introdurmi al mondo del teatro, aiutandomi nel contempo a tradurre in modo i miei libri».

Una grande scommessa
Quella di Stefania è senza dubbio una grande scommessa, figlia di un percorso personale che l’ha portata a inseguire costantemente le proprie aspirazioni, pur nella contingenza di anni che certo non offrono ai giovani grandi opportunità creative. «Quando ero bambina – spiega – sognavo di poter essere un giorno, tra i grandi attori e registi, seduta nelle seggiole di un teatro ad osservare le prove di uno spettacolo che prendeva forma, voce e gesta. Crescendo le mie esperienze scolastiche e lavorative erano sempre più aspiopposte a quella visione,fino a quando nel 2009 tutto ha iniziato a cambiare. Sono dovuta cadere psicologicamente, farmi male, perdendomi in un labirinto di idee troppo simili a quelle del mondo ma non alle mie».
Nel 2010 il primo romanzo «Tutto di noi», con un migliaio di copie vendute, poi un secondo volume «autobiografico», «Viaggio all’ascolto» e nel 2013 una raccolta di lettere «Quel brivido che solo tu sai darmi».

Testimonial dell’Aido
Stefania Rizzo è stata anche testimonial dell’Aido in più occasioni nella Bergamasca, raccontando l’esperienza di donazione organi vissuta due anni fa dalla sua famiglia, dopo la morte improvvisa di Michele, padre di Stefania. «Quest’anno – aggiunge Stefania – ho completato la stesura di un quarto libro e sarà in stampa nei prossimi mesi». Il contatto con gli States è scattato lo scorso novembre al Gate Theatre di Dublino, in Irlanda, dove il regista (di origini inglesi) e la giovane gandinese si sono incontrati per una collaborazione. Un confronto che si è sviluppato positivamente con la proposta di trasferirsi negli Stati Uniti per lavorare in teatro.
«Lascio il mio paese per vivere un sogno, che mi ha tenuto compagnia per anni, nel quale ho creduto». Buon viaggio Stefania!

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