Sos furti, la Val Seriana suona la carica

Raccolte 1.500 firme: saranno portate al ministro Alfano. «Chiediamo l’impegno del Parlamento»E l’appello lanciato da Vertova è raccolto anche da Tentorio e Pezzoni, Valle Brembana e Imagna

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16/03/2014
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Gli amministratori della Valle Seriana all’incontro dedicato alla sicurezza

«La sicurezza è una priorità, lo ribadiremo anche al ministro».
È destinata a diventare una missiva a più voci, destinazione Roma, la raccolta firme avviata lo scorso gennaio a Cirano di Gandino, dove un comitato di cittadini aveva convocato un’assemblea pubblica contro il dilagare dei furti in abitazione. Ora gli episodi criminosi sono diminuiti rispetto allo stillicidio di fine dicembre e gennaio, ma la gente continua a non sentirsi sicura. «L’appello che abbiamo proposto – conferma Piero Gelpi a nome del Comitato – è stato sottoscritto da 1.500 cittadini nella sola Val Gandino, con il semplice passaparola. Conferma i temi scaturiti dall’incontro pubblico, cui hanno presenziato molti sindaci e amministratori della Val Seriana, che hanno firmato e collaborato alla raccolta di adesioni.
Chiediamo certezze e impegno soprattutto al livello politico parlamentare, per leggi concrete che stiano, senza se e senza ma, dalla parte del cittadino e della legalità». I volontari stanno predisponendo il dossier con tutte le firme per trasmetterlo ai parlamentari bergamaschi. «Uniremo – aggiunge Gelpi – una provocazione: in vista delle prossime elezioni europee, proponendo di venire in Val Gandino per un comizio, con sala o teatro pagato a nostre spese. Al centro della serata però metteremmo non le solite promesse fritte, ma la sicurezza delle famiglie e delle nostre case».

La richiesta d’incontro
All’incontro di gennaio era presente anche il sindaco di Vertova, Riccardo Cagnoni, che in quell’occasione aveva reso noto un appello siglato dai 38 sindaci della Valle Seriana. Anche questo grido di allarme è confluito in una richiesta d’incontro inviata alla segreteria del ministro dell’Interno Angelino Alfano. «Mi sono già attivato – spiega Cagnoni – per fare in modo che si possano presentare le tante istanze della Bergamasca, mostrando quanto enorme sia “la massa critica” del problema. Con noi della Val Seriana ci saranno certamente gli amministratori della Pianura, a cominciare dal sindaco di Treviglio Giuseppe Pezzoni, che contrastano la chiusura del commissariato di pubblica sicurezza.
Ci saranno il sindaco di Bergamo Franco Tentorio, a rappresentare il capoluogo, e i presidenti delle Comunità montane della Val Brembana e della Valle Imagna. Alberto Mazzoleni e Roberto Facchinetti mi hanno infatti confermato la volontà di far convergere attorno a un documento unitario tutti i sindaci dei rispettivi territori. Non possiamo certo aspettare che quanto verificatosi in Pianura o in Val Seriana diventi un’emergenza anche in quelle aree».
La lettera «alle forze politiche di maggioranza e opposizione » che su invito di Cagnoni era stata sottoscritta in Val Seriana poco più di un mese fa, aveva fatto seguito a quella spedita dal primo cittadino di Vertova ai primi di gennaio nella duplice veste di sindaco di Vertova e di derubato, dato che negli ultimi quattro anni ha subito tre furti nella propria abitazione.
«Vogliamo andare a Roma non con sterili polemiche – conclude – ma con proposte concrete, che auspichiamo ascoltate».

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