Una vetrina internazionale, ma anche un’occasione per fare squadra verso Expo 2015.
Ci sono anche le antiche varietà di mais del Nord Italia tra i protagonisti presenti dal 16 al 18 marzo alla sesta edizione di «Gusto in scena» a Venezia, la tre giorni dedicata all’alta cucina italiana ed internazionale coordinata dall’enogastronomo Marcello Coronini. Fra conferenze e prove pratiche legati alle nuove tendenze della «cucina del senza», si alterneranno nelle sale della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista (a due passi dai Frari) nomi prestigiosi come Carlo Cracco, Luigi Taglienti, Ernst Knam ed Andrea Aprea.
Lo scorso anno fu il Mais Spinato di Gandino ad aprirsi la strada fra le calli, con specialità proposte dallo chef Gian Nicola Colucci dell’Hotel Danieli. «Quest’anno – conferma Filippo Servalli, presidente della Comunità del Mais Spinato - la nostra presenza sarà all’insegna del network degli Antichi Mais, il gruppo tecnico-scientifico che a ottobre 2013 ha siglato un accordo in occasione di Bergamo Scienza». Ad affiancare lo Spinato di Gandino ci sarà innanzitutto il «cugino» Rostrato di Rovetta e poi i veneti Mais Sponcio, Biancoperla e Marano, lo Scagliolo di Carenno (Lecco), il Pignoletto del Piemonte. «È un ulteriore passo - aggiunge Antonio Rottigni, presidente della commissione di tutela gandinese e regista della trasferta – per aprirsi opportunità nel luxury food. La collaborazione con l’Unità di Maiscoltura di Bergamo offre una qualità garantita che il mercato richiede».
Il network è inserito nel protocollo Mais Expo Bergamo 2015, siglato il 4 marzo scorso in Provincia, che coinvolge enti e realtà scientifiche del nostro territorio attorno al tema del mais quale leva di promozione a livello culturale e colturale. «I Mais antichi – sottolinea Servalli - hanno peculiarità uniche e sono senza dubbio il futuro in campo agricolo e nell’alta cucina. Quest’ultima sa valorizzare simili produzioni, garantendo ai coltivatori margini economici consoni alla manualità di raccolta e trattamento di pannocchie e granella.
Il network è anche un’opportunità di cooperazione internazionale». Il protocollo ha decisamente un respiro internazionale. Vi hanno infatti aderito anche due esperti sudamericani: Juan Valdez di Ecopol (Messico) e Maurizio Bagatin del Proyecto Cotapachi (Bolivia). Per stuzzicare i palati in laguna verranno offerti frollini, chiacchiere salate, gallette di mais estruso, torte dolci e salate.
Spinato, il ritorno a Venezia col network degli Antichi Mais
23-03-2014