«Diffondete il profumo di Cristo».
È stato accorato nella Basilica di Gandino l’invito del vescovo monsignor Francesco Beschi, che nel tardo pomeriggio di ieri ha presieduto la solenne concelebrazione di chiusura della Missione vicariale della Val Gandino.
Un’occasione che ha riunito in un vivace cammino di preghiera e riflessione le parrocchie di Gandino, Casnigo, Leffe, Peia, Barzizza, Cirano, Barzizza e Cazzano Sant’Andrea. Attorno altare c’erano una ventina di sacerdoti, guidati dal vicario locale don Giuseppe Berardelli e da don Innocente Chiodi, parroco di Gandino. Fra i concelebranti anche i Padri Passionisti che hanno animato il percorso che si è sviluppato da settembre a novembre. «È il punto di partenza – ha detto il vescovo in apertura – per un cammino rinnovato, ricchi di una bella esperienza condivisa».
Nell’omelia monsignor Beschi ha sottolineato come «oggi si sente spesso odore di chiuso, odore di bruciato, segni di indifferenza e menzogna. Facciamo in modo che l’annuncio di Cristo porti profumo di pulito, profumo di fresco e soprattutto di buono. Di quella bontà che ancora troviamo in tante persone, che porta con se la gratuità del grande amore di Cristo. Sia questo un segno dell’unità delle nostre comunità, che pur dialogando attraverso ciascuno mostra come la comunità intera sia stata inebriata del profumo di Cristo ». La celebrazione, protrattasi per quasi due ore, è stata accompagnata dal coro vicariale formato da giovani e famiglie delle varie parrocchie.
Al termine del rito il vescovo ha affidato a Maria il cammino del Vicariato, pregando con le parole dell’ enciclica Lumen Fidei. È seguita la simbolica chiusura della Porta della Fede, allestita in Basilica all’altare dei Santi Martiri Patroni. Don Giuseppe Berardelli ha accomunato in un finale ringraziamento fedeli, padri e sacerdoti, dedicando una nota particolare a don Alessandro Angioletti di Gandino, ultimo curato del Vicariato, che in questi mesi ha coordinato il lavoro di animazione delle varie attività.