L’appello: «Vogliamo rivedere al più presto la rinascita della Capanna Ilaria»

IL CAI E L’ANA

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Data pubblicazione: 

03/10/2013
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Ormai da parecchi anni, per sottolineare lo stretto legame che unisce le nostre due valli confinanti, l’Alta Valle Seriana e la Val Gandino, siamo soliti darci appuntamento alla Forcella larga, ai piedi del pizzo Formico, dove sorgono i ruderi della Capanna Ilaria, davanti ad un altare.
E proprio qui la sezione Cai di Clusone, proprietaria dell’area, si era impegnata a costruire un rifugio. Siamo partiti con grande impegno e incontenibile entusiasmo ma, superate le pastoie burocratiche, predisposti i progetti di recupero, tutto si è bloccato. Sono subentrati anche tempi difficili, ma sentiamo che è qualcos’altro che impedisce di proseguire in questo progetto per la montagna per tutti. Qualcuno, con punti di vista diversi, frena, qualcuno si oppone. Ma noi chiediamo qualcosa di più. Noi tutti qui presenti, rappresentanti del Cai e gruppi alpini Ana, associazioni e amanti della montagna, vorremmo che chi può nel rispetto dei diversi ruoli e funzioni facesse un atto di grande generosità, di apertura, di facilitazione, superando diffidenze e egoismi per promuovere e testimoniare concretamente i comuni valori alpini, montanari e umani.
Abbiamo un sogno, che è anche un preciso obiettivo: rivedere al più presto la rinascita e la vivacità di questi tristi ruderi della Capanna Ilaria. Uniamo quindi tutte le forze, per trasformare il sogno in realtà!

CAI CLUSONE-CAI VALGANDINO
ANA CLUSONE-ANA GANDINO

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