Malore sul Farno prima del raduno. Muore a 77 anni

Gandino, stava salendo il tratto finale a piedi quando si è sentito male: inutili i soccorsiCordoglio all’incontro promosso da alpini e Cai

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23/09/2013
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Un malore improvviso, probabilmente un infarto, si è rivelato fatale ieri a Gandino per un escursionista impegnato nella zona del monte Farno.
Enrico Moschini, 77 anni, originario di Clusone e residente a Rovetta era salito in auto da Gandino per partecipare all’Incontro intervallare, l’annuale raduno che i gruppi alpini e Cai di Clusone e Gandino organizzano annualmente in località Forcella larga, nei pressi del rudere della Capanna Ilaria. Percorsa la strada carrale sino ai piedi della salita finale, Moschini poco dopo le 10,30 faceva parte di un piccolo gruppo di escursionisti che accompagnavano l’arciprete di Clusone, monsignor Giuliano Borlini, che di lì a poco avrebbe concelebrato la Messa insieme a don Giulivo Facchinetti, parroco di Peia e vicario della Val Gandino, e a padre Eleuterio Bertasa.

Un malore improvviso
Monsignor Borlini era in compagnia del capogruppo degli alpini di Clusone, Mauro Bonadei, mentre Moschini saliva quale passo più indietro. Il malore, probabilmente di origine cardiaca, lo ha colto all’improvviso, tanto che chi lo precedeva sul momento non si è accorto di nulla.

Il primo soccorritore
A soccorrere per primo l’escursionista clusonese è stato Diego Percassi, giovane videoperatore residente a Gandino e consigliere del Cai Clusone, che saliva con la madre, Giovanna Scandella. «È accaduto tutto in pochi secondi – spiega Percassi – e nulla abbiamo potuto fare. Abbiamo allertato immediatamente i volontari Croce rossa presenti alla festa alla Capanna Ilaria che si sono precipitati, mentre il 118 ha inviato l’elicottero. Per quasi cinquanta minuti è stato praticato il massaggio cardiaco, purtroppo senza esito alcuno». Sul posto sono accorsi dei vigili del fuoco di Gazzaniga e anche il presidente del Cai Clusone, Rino Calegari, insieme ad altri escursionisti.
La morte improvvisa di Enrico Moschini ha gettato un velo di tristezza su una giornata che si annunciava all’insegna della gioia e dell’amicizia. La Messa, posticipata di oltre mezz’ora, è stata comunque celebrata, con un ricordo particolare per Moschini, quando ancora non era giunta la conferma dell’avvenuto decesso e addirittura molti presenti non avevano saputo della tragedia. Nella zona della Capanna Ilaria sono giunti dall’Alta Val Seriana anche i tre figli dell’escursionista deceduto, per le pratiche di rito e il trasferimento della salma. Unanime il cordoglio di quanti ne condividevano l’amicizia e la passione per le escursioni in montagna. Pare non avesse mai manifestato particolari problemi.

Ventesimo anniversario
L’Incontro Intervallare viveva quest’anno il ventesimo anniversario, dopo essere nato nel 1983 da un’idea di monsignor Alessandro Recanati, prevosto di Gandino dal 1975 al 1992 e successivamente arciprete a Clusone. La Capanna Ilaria è collocata per intero sul territorio di Clusone ma a pochi passi dal confine con Gandino, da dove sale la strada carrabile che serve la conca del Farno e la piana della Montagnina. Costruita nel 1928, oggi la Capanna Ilaria (deve il suo nome a Ilaria Maj, moglie del cav. Luigi Gervasoni) è ridotta ad un rudere.
Dal 2007 è di proprietà del Cai Clusone che nel 2010 ha predisposto un progetto di recupero. Alla celebrazione hanno partecipato come consueto autorità civili e militari, delegazioni di gruppi alpini e Cai di tutta la Val Seriana. La Messa è stata animata dal Coro Idica di Clusone.

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