Si era preparato con tanto di serra, ben allestita con tutto il necessario nel seminterrato, e catalogo per gli acquisti di marijuana, il tutto per far fronte in qualche modo alle difficoltà economiche. Non è però sfuggito all’occhio attento dei carabinieri di Gandino, che domenica mattina lo hanno arrestato con l’accusa di coltivazione illegale di sostanza stupefacente. In manette è così finito G. L., trentatreenne operaio incensurato del posto, che ieri mattina è stato processato per direttissima.
«Ammetto tutto, è vero – ha spiegato al giudice, assistito dall’avvocato Anna Marinelli –. Sono rimasto senza lavoro qualche tempo fa, e avrei rivenduto la marijuana una volta maturata».
Altri tre arresti
Di fatto i carabinieri, durante un controllo mirato anti spaccio, di quelli che negli ultimi due mesi hanno portato ad altri tre arresti, gli hanno trovato in giardino sette piante di marijuana e in casa, nel seminterrato, in un grosso armadio organizzato come serra con tanto di lampade per scaldare, altre tredici piantine.
Rimesso in libertà
In più aveva il catalogo di un negozio olandese online per acquistare tutto il necessario alla coltivazione. Vista anche la sua incensuratezza, il giudice per ora ha convalidato l’arresto, senza applicare misure cautelari e rimettendo quindi in libertà il trentatreenne. Il processo su richiesta del difensore è stato quindi aggiornato al 23 settembre.