Aperti i recinti, cammelli a spasso

Gandino: l’altra notte verso le 4 ignoti hanno spalancato i cancelli degli animali del circo KinoDue sono arrivati davanti alla basilica, dove li ha avvistati il panettiere, altri hanno raggiunto Cirano

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Data pubblicazione: 

22/07/2013
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Il patron del circo Kino, Willy Caveagna, con la zebra Zaira
Il recinto dei cammelli, da dove l’altra notte sono usciti gli animali che hanno raggiunto il sagrato della parrocchiale e la frazione di Cirano prima di essere riportati «a casa»
I lama del circo fino a oggi di stanza a Gandino e uno dei manifesti animalisti comparsi in paese nei giorni precedenti allo spettacolo del circo Kino

Una zebra, quattro cammelli e qualche lama. Non si sono visti «i due liocorni» della nota canzoncina l’altra notte a Gandino, ma sicuramente il fuori programma è stato di quelli curiosi e, per fortuna, senza danni a persone ed animali. Attorno alle 2,30 della notte fra venerdì e sabato, ignoti hanno aperto il recinto di gran parte degli animali ospitati negli spazi del circo Kino dei fratelli Caveagna, attendato da qualche giorno lungo via Pascoli, nell’area che, ai confini con la frazione di Cirano, normalmente ospita giostre e luna park in coincidenza con la Fiera di San Giuseppe a primavera.
Da poche ore gli artisti (giocolieri, acrobati, clown e alcuni animali) avevano concluso lo spettacolo di apertura, salutato da un pubblico molto folto, al punto che per gli ultimi arrivati non c’era stato posto fra le sedie collocate attorno alla pista, sotto il tendone. «Abbiamo avvertito un po’ di trambusto – conferma il titolare dell’attività viaggiante, Willy Caveagna –, e il rombare ripetuto di una motocicletta, ma nulla più. Gli animali erano custoditi come sempre nei recinti, che qui a Gandino si trovano a pochi passi dalla strada ». Non c’erano lucchetti da forzare e quindi si è trattato di uno «scherzo» per chi ha aperto il recinto, sono stati necessari pochi attimi. «Hanno aperto il cancello della zebra e quello dei lama – aggiunge Caveagna –, ma questi ultimi non si sono allontanati: nel recinto, infatti, era rimasta la femmina e – dice con una nota di colore il patron del circo – hanno preferito l’amore alla libertà.
Anche la zebra non si è allontanata troppo ed è stata immediatamente ricondotta dentro il cancello da parte degli inservienti». Più articolato il recupero dei cammelli, che hanno approfittato della situazione per un’insperata passeggiata. I quattro esemplari originari delle regioni siberiane - Simba, Izmir, Koubaba e Moustafa i loro nomi - si sono divisi a coppie. Un paio di loro ha risalito via Crispi e raggiunto, attraverso via Dante, la piazza del municipio e il sagrato della basilica di Santa Maria Assunta, dove sono stati avvistati da un panettiere che si apprestava ad aprire il forno per la consueta doppia panificazione del sabato.
Gli altri due cammelli hanno, invece, raggiunto la non lontana frazione di Cirano, dove sono stati recuperati solo attorno alle 5 del mattino. Non si può dire che avessero «fatto perdere le loro tracce», dato che a segnalare il percorso di fuga ai responsabili del circo sono stati gli escrementi disseminati lungo la strada. Allarme rientrato dunque di primo mattino, appena in tempo per consentire il regolare svolgimento del mercato del sabato, per i quale i primi ambulanti giungono in paese già all’alba. Al caso sono stati interessati i carabinieri (esclusa al momento una denuncia, dato che non c’è stato scasso e nessun danno è stato riscontrato) e la vigilanza urbana. Poco utili potrebbero risultare (date distanza e oscurità) anche i filmati della videosorveglianza pubblica, installata all’inizio di via Pascoli.
Nei giorni scorsi in paese erano stati affissi volantini e striscioni di protesta da parte del Manipolo d’Avanguardia Bergamo, un’associazione di destra costituita ufficialmente lo scorso marzo a Brembate. Sulla propria pagina Facebook ha pubblicato alcune immagini del volantinaggio e copia di una lettera indirizzata al sindaco di Gandino, Elio Castelli, contro i maltrattamenti agli animali nei circhi. Per la verità i volantini riportano l’immagine di un leone fra le sbarre, poco verosimile rispetto alla realtà del circo Kino, che ospita in tutto una decina di animali stile fattoria, dato che a far compagnia a zebra, lama e cammelli ci sono anche uno yak e alcune caprette.
Il circo lascerà oggi Gandino per raggiungere Castione e l’Alta Val Seriana.

«Noi circensi agli animali vogliamo un gran bene»
«Siamo impegnati nell’attività circense da tre generazioni e agli animali vogliamo un gran bene: fanno parte della nostra famiglia». C’è amarezza nelle parole di Willy Caveagna per l’ennesimo atto provocatorio subito dal Circo Kino l’altra notte a Gandino. L’ombra della protesta è tutta in quei volantini apparsi in coincidenza con il suo arrivo in paese, ma lui lascia ad altri un possibile collegamento e preferisce ricordare una storia che non è certo solo quella di lustrini e riflettori che pure si accendono ogni sera attorno alla pista. «Quella del circo è una tradizione di famiglia – spiega –, abbiamo origini venete ma ormai da tempo siamo trapiantati nel Milanese. Sino a una quindicina d’anni fa raggiungevamo spesso le piazze bergamasche. Poi i nostri genitori sono morti e l’attività di fatto è rimasta sospesa. Abbiamo finito per campare noleggiando i tendoni.
Non abbiamo comunque abbandonato gli animali, mandandoli incontro a morte certa o al macello». Willy (che condivide la gestione del circo insieme ad altri due fratelli) parla mentre abbraccia Zaira, la zebra che arrivò al Kino a poco più di otto mesi e ora ha compiuto 23 anni. Non si è allontanata, certamente impaurita nell’affrontare di notte un mondo ignoto tagliato dagli abbaglianti delle auto. «Sicuramente la vita degli animali è stata messa in pericolo – sottolinea Caveagna –, e al tempo stesso quella delle persone. Gandino per fortuna è un borgo tranquillo, senza traffico».
Caveagna ricorda le accuse degli animalisti: «Una volta rimproverarono il fatto che tenevamo i cammelli all’aperto durante l’inverno. Arrivano dalla Siberia, dove vivono a 40 grandi sotto zero, aiutati da un manto folto e lanoso, che d’estate si riduce quasi a zero». Ad aprile manifestazioni di protesta si erano verificate anche a Ghisalba, dove il circo Kino era ospite. In quel caso volantini e striscioni avevano «oscurato» i cartelli pubblicitari del circo affissi in paese. A Gandino molti commentano divertiti l’inusuale «passeggiata » dei cammelli, pur sottolineando il potenziale pericolo.
Due cammelli hanno raggiunto il sagrato della Basilica. «Li avremmo accolti volentieri un paio d’anni fa – sottolinea un volontario della Pro loco – quando per la rievocazione "In Secula" abbiamo ricordato l’arrivo a Gandino di nobili turchi, forse accompagnati da cammelli».

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