Accolto a Gandino monsignor Coter vescovo in Bolivia

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03/06/2013
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La solenne processione del Corpus Domini a Gandino

«Siete alti, non grandi. E siamo noi ad aver bisogno di Dio, non certo Lui di noi».
Si è rivolto ai giovani di oggi e di ieri monsignor Eugenio Coter, da poco più di un mese vescovo in Bolivia, festeggiato a Gandino in occasione della solenne processione del Corpus Domini. Monsignor Coter fu curato a Gandino dal 1985 al 1991, prima di partire per la terra andina, dove per oltre vent’anni ha seguito la pastorale sociale nella arcidiocesi di Cochabamba. «Sentiamo nostra questa ordinazione episcopale – ha detto in apertura il parroco don Innocente Chiodi – perché a Gandino don Eugenio ha speso gli anni verdi del proprio sacerdozio e incrociato le vie della missione».
Sull’altare c’erano anche i gandinesi monsignor Paolo Rudelli, giunto da Roma dove lavora alla Segreteria di Stato, don Alessandro Manenti, arrivato da Santa Cruz in Bolivia, don Giovanni Frana e don Luigi Torri, i diaconi permanenti don Bruno Madaschi e don Oliviero Dal Molin e il curato don Alessandro Angioletti, che festeggiava il 6° anniversario di ordinazione. Nell’omelia monsignor Coter ha ricordato gli anni giovanili a Gandino e tracciato le coordinate del Vicariato Apostolico del Pando che andrà ad amministrare, ai confini del Brasile, in piena foresta amazzonica.
«Su un territorio grande come il Nord Italia abbiamo 14 parrocchie e una trentina di religiosi fra preti e suore. Alcune parrocchie hanno sede su due barconi, che si spostano lungo i grandi fiumi con tappe che nell’arco di mesi toccano le varie comunità. Per molti la Messa domenicale è solo attraverso la radio. È un diverso concetto di comunità, un modo difficile, e per questo sentito, di essere cristiani. Pensiamoci quando non cogliamo le opportunità che abbiamo in parrocchia e in vicariato. Lo chiedo soprattutto ai più giovani». Monsignor Coter ha presieduto la processione che per oltre due ore ha percorso le vie del centro storico.
A rappresentare i gandinesi anche il gonfalone comunale, seguito dal sindaco Elio Castelli, dalla Giunta, dal luogotenente Giovanni Mattarello, comandante la stazione dei carabinieri, e da una rappresentanza del Consiglio diocesano delle confraternite. Migliaia i fedeli presenti.
La comunità ha consegnato al neo vescovo un’offerta di ottomila euro da destinare alle missioni boliviane.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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