«Buenas Nuevas».
Questo l’incipit del breve messaggio postato la scorsa notte a Cochabamba da don Eugenio Coter per annunciare la data della sua ordinazione episcopale. Il rito sarà celebrato a Riveralta, nel vicariato apostolico del Pando (Nord della Bolivia) il 24 aprile. La notizia ha immediatamente animato le comunità care a don Coter, in particolare quella natale di Semonte di Vertova e quella di Gandino, dove don Eugenio è stato curato dal 1985 al 1991.
Don Eugenio ha maturato proprio a Gandino la scelta missionaria, in quello che è un vero e proprio «crocevia» del rapporto che lega da oltre 50 anni la terra bergamasca a quella andina. Proprio a Gandino era arrivata sabato mattina la conferma della decisone del Papa di ordinare vescovo don Coter, contemporaneamente all’annuncio dato in Cattedrale dal vescovo Beschi. Don Eugenio aveva infatti chiesto a una coppia di amici «una foto con la veste, qui non ne ho», rivelando di fatto l’avvenuta nomina da parte del Santo Padre a Vescovo di Pando. Le campane della Basilica in mattinata hanno suonato a festa e il passaparola è stato immediato.
«È una grande gioia per tutti noi – sottolinea il parroco don Innocente Chiodi – e saremo con lui nella preghiera per questo nuovo incarico. Sappiamo che dovrà operare in una zona molto vasta, caratterizzata da fiumi e foresta, ma altrettanto sappiamo che don Eugenio ha energia e intraprendenza ideali per questo nuovo compito cui il Signore lo chiama». Durante le Messe il parroco ha letto un messaggio che il neo vescovo ha riservato alla comunità. «Sento che il Signore ha voluto fare un altro dono alla mia vita – ha scritto fra l’altro don Eugenio – dopo i tanti doni in fratelli, sorelle, padri e madri che mi ha regalato e messo accanto in questi anni di servizio sacerdotale.
Tra questi ci siete anche voi con cui ho avuto la gioia di camminare, condividere, pregare e imparare a fare comunità e costruire le nostre vite insieme tra noi e con Lui». «Con questo nuovo dono – continua don Coter – il Signore mi presenta di nuovo lo zaino da mettere a spalle per ripartire. Quando nel 1991 ho lasciato la Parrocchia di Gandino e sono partito in direzione della Bolivia, mi avete regalato una grande e preziosa valigia. La ricordo ancora: mi impressionò per il grande che era; nera, rigida. Ha fatto tanti viaggi. L’abbiamo rappezzata per le botte che ha ricevuto. Ha finito il suo servizio. Oggi il Signore mi ripropone lo zaino: quello che tante volte mi ha seguito nelle scarpinate verso la casa montana di Orenga.
Un po’ piú leggero che non la valigia. Forse perché il Signore mi vuole più agile (alla faccia degli anni che passano) e anche più fiducioso che il resto, l’essenziale, me lo darà nel cammino». «Si ricomincia, e questa volta da Vescovo – conclude don Eugenio –. Non lo so fare! Non l’ho mai fatto.
Dovrò impare con l’aiuto dei compagni di viaggio che il Signore mi darà».
Bolivia: il 24 aprile sarà ordinato vescovo don Eugenio Coter
08-02-2013