Veloci nel mondo con la fibra ottica. Gandino ci crede

L’autostrada digitale aperta grazie a RadiciGroup porta sul territorio nuove possibilità per le aziendeL’importanza della rete per i distretti produttivi

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23/01/2013
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La sede di RadiciGroup in via Ca’ Antonelli a Gandino è collegata alla rete in fibra ottica come la sede di via Foscolo. Anche gli stabilimenti di Chignolo sono stati connessi
Il dibattito ieri sul progetto banda larga

«L’autostrada per auto e camion qui non è mai arrivata. Ora c’è quella informatica e non possiamo perdere un’altra occasione».
È stato un coro a più voci a sottolineare la bontà dell’iniziativa di RadiciGroup, che ha collegato alla fibra ottica le sedi di via Foscolo e via Ca’ Antonelli a Gandino e ora anche le aziende della zona potranno connettersi. Nella sede di Ca’ Antonelli si è tenuta ieri la tavola rotonda che ha visto presenti decine di imprenditori della Val Gandino e i rappresentanti degli enti territoriali. «Un’impresa non può derogare da una proiezione verso il futuro – ha detto il presidente Angelo Radici in un breve saluto iniziale – e ora possiamo correre in questa direzione. Il nostro auspicio è che il territorio possa cogliere l’opportunità».
Al tavolo dei relatori, moderati da Silvana Galizzi, caposervizio della redazione Economia de «L’Eco di Bergamo», c’erano i rappresentanti dei partner che hanno affiancato RadiciGroup in questo progetto.

«Strade del nuovo millennio»
«Le infrastrutture digitali – ha sottolineato Sergio Grassi, direttore commerciale di British Telecom Italia – sono le strade e le ferrovie del nuovo millennio. BT ha fatto dell’Italia, con un miliardo di giro d’affari, il primo mercato fuori dal Regno Unito. Vogliamo raggiungere distretti produttivi che non necessariamente coincidono con le grandi arterie o le grandi città. È avvenuto a Fabriano, in provincia di Ancona, dove le aziende legate agli elettrodomestici hanno supportato una realizzazione simile a questa».
Il concetto è stato ripreso da Laura Capodicasa, direttore di Big Tlc, società che fa capo ad Abm Ict e di conseguenza alla Provincia di Bergamo. «In Bergamasca – ha spiegato – la fibra ottica copre 110 comuni con 450 chilometri di rete. Alla velocità di trasmissione dei dati non corrisponde spesso quella degli enti territoriali, che frappongono lentezze burocratiche o addirittura non approfittano della rete già presente. Abbiamo lavorato sodo per arrivare anche a Brembilla, coinvolgendo operatori, comune e Comunità montana, ma non è stato possibile». Ad assicurare l’attenzione e, ove possibile, il sostegno della Provincia c’era il presidente Ettore Pirovano. Nel suo saluto istituzionale ha rimarcato l’impegno dell’ente, pur nelle ristrettezze delle disponibilità di bilancio, sul fronte banda larga ribadendo che per quanto possibile si cercherà di andare incontro alle necessità dei Comuni anche con contributi specifici.

Comunicazione migliorata
Per approfondire aspetti tecnici e motivazionali della nuova autostrada informatica sono intervenuti Alessandro Milesi, manager di RadiciGroup, e Guido Venturini, direttore di Confindustria Bergamo. «L’investimento sostenuto per la “bretella” di 8 chilometri che raggiunge la Val Gandino – ha detto Milesi – ci consente di aumentare fino a 10 volte il potenziale di comunicazione delle sedi principali del gruppo, con una stabilità di connessione prima impensabile ». Venturini ha ulteriormente sottolineato la «necessità inderogabile di confrontarsi e agire su questi aspetti, che sono oggi più che mai strumenti primari di competitività delle aziende».
Il sindaco di Gandino, Elio Castelli, ha assicurato la disponibilità dei comuni della valle ad allargare l’opportunità. A questo proposito ha richiamato il progetto che prevede di raggiungere municipi, scuole e poli produttivi della valle, per il quale sarà decisiva l’attesa quantificazione di costi da parte di Big Tlc. «È un progetto molto articolato – ha confermato Laura Capodicasa – ma ci stiamo lavorando».

Autore: 

GIAMBATTISTA GHERARDI

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